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Australia, l’associazione dei medici di base apre alla sigaretta elettronica

Nelle nuove linee guida per smettere di fumare, per la prima volta fra i metodi da consigliare c'è l'e-cigarette con nicotina.

Svolta per i medici di base australiani sulla sigaretta elettronica. Il Royal Australian College of General Practitioner, la principale associazione dei “dottori di famiglia” del Paese, ha infatti pubblicato oggi le nuove linee guida nazionali per la cessazione dal fumo. E, fra i metodi consigliati, rientrano per la prima volta le sigarette elettroniche con nicotina, per quei pazienti che hanno provato a smettere con i metodi tradizionali (terapie sostitutive a base di nicotina e farmaci), senza riuscirci. Lo strappo non è da poco, se si considera che in Australia la libera vendita di liquidi per la vaporizzazione contenenti nicotina è tutt’ora illegale.
Eppure, nel documento destinato ai medici “Supporting smoking cessation: A guide for health professional”, la raccomandazione numero 15 del capitolo destinato alla farmacoterapia si occupa di e-cigarette con nicotina. Il Collegio spiega, comprensibilmente, che la precedenza va data alle terapie farmacologiche tradizionali combinate al supporto comportamentale e che l’assenza di prodotti per il vaping approvati crea una situazione di incertezza per medici e pazienti. Ma poi aggiunge: “Tuttavia, per quei pazienti che hanno provato a smettere con le farmacoterapie approvate senza riuscirci, ma che sono sempre motivati a smettere e hanno discusso dell’uso dell’e-cigarette con il loro medico, può essere ragionevole raccomandare un intervento con le sigarette elettroniche contenti nicotina”.
I medici di base australiani hanno infatti la facoltà di fare una prescrizione che consente al paziente di importare legalmente i liquidi con nicotina per un periodo di tre mesi. Il possesso di e-liquid senza prescrizione, avverte il Collegio, è invece illegale. Il documento conclude la raccomandazione ricordando ai medici di chiarire al paziente che gli effetti a lungo termine del vaping sono ancora sconosciuti, per cui è preferibile un uso breve del dispositivo, e di sconsigliare l’uso duale della sigaretta elettronica e di quella di tabacco.
Ma pur con tutti i necessari distinguo, il passo del Royal Australian College of General Practitioner è a dir poco clamoroso e allinea l’associazione non solo al suo omologo britannico, ma anche alle posizioni del Royal Australian and New Zealand College of Psychiatrists. Tanto nel 2017, quanto nel 2018, infatti, gli psichiatri australiani avevano chiesto con forza al governo la legalizzazione delle sigarette elettroniche con nicotina e la loro regolamentazione come bene di consumo, con una imposizione fiscale molto più bassa rispetto a quella dei prodotti a tabacco combusto. La palla passa ora alla politica. Vedremo se resterà sorda anche di fronte a questa importante apertura dell’associazione dei medici di base.

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