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Australia, l’associazione dei medici apre alle sigarette elettroniche

Non ci sono dubbi che siano meno dannose del fumo, ha affermato un rappresentante del Royal Australasian College of Physicians.

Cambio di rotta sulla sigaretta elettronica anche per il Royal Australasian College of Physicians, l’associazione professionale dei medici specialisti di Australia e Nuova Zelanda, che riunisce oltre 25 mila medici di diverse specialità. Fino ad oggi l’associazione aveva tenuto una posizione estremamente cauta, per non dire semplicemente negativa, verso il vaping come strumento per aiutare i fumatori a smettere di fumare.
La svolta è annunciata dal professor Chris Bullen, che parla per conto del collegio, durante un’audizione nel Parlamento neozelandese. “La nostra posizione è cambiata – ha affermato il medico – perché ci sono molte nuove evidenze scientifiche sulle sigarette elettroniche”. “La nostra posizione – ha continuato – è che la sigaretta elettronica non è per i non fumatori, ma dovrebbe essere disponibile per i fumatori che vogliono migliorare la loro salute e smettere di fumare”.
Il fatto che sia proprio Bullen a pronunciare queste parole è particolarmente significativo, perché fu proprio lui, nel 2013, a condurre uno studio che paragonava e-cig e cerotti, conlcudendo che le prime non fossero efficaci. “Le e-cigarette che testammo allora – ha spiegato al Parlamento – erano piuttosto scarse. La durata della batteria era terribile, sembravano una versione leggermente più grande di una sigaretta. Da allora si sono evolute molto rapidamente. Sono una classe di prodotti che cambia e si innova continuamente e forse il loro successo è dovuto proprio alla capacità di adeguarsi alle esigenze del consumatore, cambiando tecnologia”.
Rispetto al 2013, ha continuato Il medico, la qualità dei prodotti è molto migliorata e si è standardizzata su ingredienti di grado farmaceutico. “Sono in grado di somministrare nicotina – ha commentato – come le sigarette. Una cosa che l’industria farmaceutica non è mai riuscita a fare con i suoi prodotti alla nicotina”. “Non sono prodotti innocui – ha concluso il suo intervento Bullen – ma sono certamente più sicuri del fumo. Non penso ci siano discussioni su questo. La nostra posizione è che le sigarette elettroniche hanno un ruolo e sono destinate alle persone che vogliono smettere di fumare e dovrebbero essere incoraggiate, soprattutto in quelle fasce di popolazione in cui le attuali strategie non sono riuscite a far diminuire il tasso dei fumatori”.
L’apertura del Royal Australasian College of Physicians si va ad aggiungere a quella dello scorso gennaio del Royal Australian College of General Practitioners (l’associazione dei medici di base)  e del Royal Australian and New Zealand College of Psychiatrists, che già nel 2018 chiedeva di legalizzare l’uso di sigarette elettroniche con nicotina. Per il governo australiano diventa quindi sempre più difficile, di fronte al parere delle associazioni mediche, giustificare il divieto di vendita dei liquidi per sigaretta elettronica con nicotina.

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