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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 10 al 16 gennaio

La sanità pubblica inglese consiglia la sigaretta elettronica e fornisce ai fumatori elementi utili per scegliere il dispositivo più idoneo alle loro esigenze. In Olanda, intanto, vengono vietati gli aromi nei liquidi.

Gran BretagnaLe top-cities dei vapers: Leeds, Londra e le altre
Il ruolo di battistrada della Gran Bretagna nella promozione della sigaretta elettronica come strumento per la riduzione del danno e l’aiuto a smettere di fumare è noto. Con quasi 7 milioni di sterline spese in prodotti per lo svapo tra gennaio e ottobre 2020 e 3 milioni di svapatori adulti nel Regno Unito, alla società Vype è venuto in mente di indagare quali città si stiano maggiormente rivelando come “vape-friendly”. Si è così scoperto che Leeds ospita il maggior numero di negozi di svapo (18) per miglio quadrato, che i londinesi spendono di più in prodotti da svapo all’anno, seguiti da quelli di Birmingham e Glasgow, e che Brighton è la patria di coloro che si dichiarano tolleranti alle persone che svapano nelle loro vicinanze (43%). I risultati provengono da un’analisi approfondita sul mercato on e offline britannico e su un sondaggio condotto su 2.000 cittadini di età superiore ai 18 anni.

UsaStudio: nessuna infiammazione o stress ossidativo derivato da sigaretta elettronica
Un’importante ricerca statunitense, pubblicata su Circulation, una delle riviste scientifiche dell’American heart association, ha stabilito che gli utilizzatori esclusivi di sigarette elettroniche hanno gli stessi livelli di stress infiammatorio e ossidativo di chi non usa ecig né fuma, e livelli molto più bassi dei fumatori esclusivi. Il lavoro, intitolato “Association of Cigarette and Electronic Cigarette Use Patterns With Levels of Inflammatory and Oxidative Stress Biomarkers Among US Adults”, è stato condotto da un’équipe di tredici ricercatori di diverse università statunitensi, coordinati a Andrew C. Stokes del Tobacco regulation and addiction center dell’American heart association e della Scuola di salute pubblica della Boston University. I dati utilizzati sono quelli del Path (Population assessment of tobacco and health) relativi agli anni 2013-2014, lo studio longitudinale condotto dalle istituzioni sanitarie americane a livello nazionale sull’uso del tabacco. Come spiegano gli autori nell’introduzione, l’infiammazione e lo stress ossidativo sono i principali responsabili delle malattie cardiovascolari causate dal fumo e i relativi biomarker sono stati studiati come fattori predittivi di eventi cardiovascolari. Sulla base di tali dati – è la conclusione dei ricercatori – è consigliabile la totale sostituzione del fumo di sigaretta con lo svapo o la cessazione di entrambi i prodotti per la salvaguardia della propria salute.

Cuore, la sigaretta elettronica non causa infiammazione e stress ossidativo

 

OlandaIEVA contro proposta di divieto aromi: rischio ricaduta nel consumo di tabacco
Il divieto di liquidi aromatizzati, proposto dal governo olandese, rischia di danneggiare la salute pubblica, invece di salvaguardarla. È l’opinione dell’Independent European Vape Alliance (IEVA), secondo cui la varietà di sapori è uno dei motivi più importanti che spingono i fumatori a passare alle sigarette elettroniche e i vapers a non tornare a fumare. La misura del governo era stata annunciata lo scorso giugno dal segretario di Stato Paul Blokhuis, e dovrebbe entrare in vigore nella prima metà di quest’anno. Circa il 65% degli svapatori adulti in Europa utilizza liquidi aromatizzati, sostiene l’IEVA, e la proposta del governo “rischia di avere conseguenze molto negative per la salute pubblica e la riduzione del danno da tabacco”. Permettendo solo l’aromatizzazione al tabacco, conclude la nota dell’associazione, si abbassa pericolosamente la soglia dei vapers che può ricadere nel consumo di tabacco. Approfondimento sulla vicenda olandese su Sigmagazine.

Olanda, IEVA contro il divieto sugli aromi per sigarette elettroniche

 

Gran BretagnaIl sito della Sanità pubblica consiglia ecig e negozi specializzati
Nel quadro delle politiche sanitarie favorevoli alla sigaretta elettronica come strumento di riduzione del danno da fumo e come metodo efficace per smettere di fumare, il sito di National Health Policy contiene una sezione pensata appositamente per suggerire ai fumatori come scegliere e utilizzare al meglio tale strumento. Vi si ritrovano consigli sulle ecig da utilizzare, con predilezione per quelle con liquido ricaricabile (open system) che, è scritto sul sito, “fornisce nicotina in modo più efficace e rapido rispetto a un modello usa e getta” e offre maggiori possibilità di affrancarsi dalla dipendenza dal tabacco. Grande fiducia ripone il sistema sanitario britannico nella competenza e collaborazione dei negozianti specializzati, cui si consiglia di rivolgersi per scegliere il device più adatto ai propri obiettivi. L’approfondimento su Sigmagazine.

Sanità inglese consiglia la sigaretta elettronica: “Ma affidatevi ai negozi specializzati”

 

UsaAppello a Google: non cancellate le app sul vaping, l’ecig salva vite
Un appello a Google in difesa della app sul vaping è stato lanciato da 35 associazioni di consumatori. Il mezzo: una lettera inviata all’amministratore delegato di Google LCC, Sundar Pichai con la richiesta di non rimuovere da Google Play store le app relative allo svapo, come lo esortava invece a fare una domanda inviata alla fine dello scorso ottobre da ben 179 fra gruppi e associazioni antifumo. La sigaretta elettronica salva vite umane – hanno scritto gli autori dell’appello – e ha rappresentato un’ancora di salvezza per oltre 68 milioni di persone che negli scorsi anni sono riusciti a dire addio al tabacco grazie all’utilizzo dell’ecig. I dettagli dell’appello nell’articolo di Sigmagazine.

UsaCommissione sicurezza per sospensione vendita batterie al litio per ecig
La commissione statunitense per la sicurezza dei consumatori ha diramato un avviso al mercato del vaping per sospendere la vendita in maniera sfusa e singola delle batterie 18650 agli ioni di litio dal momento che non rispettano i requisiti minimi di sicurezza. Si tratta proprio delle batterie utilizzate nelle sigarette elettroniche. Secondo la commissione, tali batterie vengono utilizzate in maniera scorretta, oltre che nei prodotti del vaping, anche in altri strumenti come ventilatori portatili, lampade da tavolo e giocattoli: “Il surriscaldamento delle celle potrebbero causare sfiammate che, a contatto con gli abiti, potrebbero provocare incendi e causare ferite al corpo anche gravi”. La notizia, associata a quella del rinvio a giudizio in California per Samsung, proprio per un ricorso legato alle batterie, crea sconcerto nel mondo del vaping: il comunicato della Commissione per la sicurezza dei consumatori potrebbe rappresentare l’inizio di un assalto istituzionale e normativo contro i sistemi aperti, di cui si sono intravisti i propromi con la vicenda dei liquidi aromatizzati.

Dagli Stati Uniti offensiva contro batterie esterne per sigarette elettroniche

UsaDallas, sequestro di ecig illegali dalla Cina per un valore di 720 mila dollari
Gli ufficiali doganali della US Customs and Border Protection (CBP) all’aeroporto internazionale di Dallas Fort Worth hanno sequestrato, in collaborazione con agenti della Food and Drug Administration (FDA) statunitense, 33.681 unità di sigarette elettroniche con un prezzo al dettaglio stimato attorno ai 720.000 dollari. La notizia, diffusa in questa settimana, si riferisce a un’operazione del dicembre 2020, durante la quale CBP ha sequestrato 42 spedizioni separate in arrivo dalla Cina e destinate a varie contee del Texas. Le spedizioni includevano singole cartucce di sigarette elettroniche aromatizzate usa e getta simili a quelle di marchi rinomati.

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