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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 24 al 30 gennaio

Sembra che nel Piano europeo anticancro non vi sarà spazio per le sigarette elettroniche, mentre continuano gli sforzi per impedire il flavor ban olandese.

Unione EuropeaIndiscrezioni: dalla Commissione porte chiuse alla riduzione del danno
Sembrerebbe inutile farsi troppe illusioni sul Piano contro il cancro della Commissione europea, almeno per quel che riguarda le politiche di riduzione del danno e le opportunità di impiego della sigaretta elettronica. Sarà che con la Brexit l’Ue ha deciso che nessun esempio potrà mai venire d’Oltremanica, certo è che le linee guida contenute in una bozza di proposta destinata al Parlamento europeo e trapelate in settimana non lasciano presagire alcuna svolta rispetto alle strategie conservative in materia. In sintesi, la Commissione non farebbe alcuna differenza fra vaping e fumo, chiedendo anzi norme più severe per quelli che chiama “nuovi prodotti” come le sigarette elettroniche. Tra queste norme, nuove tassazioni, estensione a sigarette elettroniche e riscaldatori di tabacco del divieto di utilizzo nei luoghi pubblici all’aperto e bando degli aromi nei liquidi. Tutto questo potrebbe avvenire, naturalmente, attraverso le revisioni della Direttiva sui prodotti del tabacco, di quella sulle accise (entrambe attualmente in discussione) e della Raccomandazione del Consiglio relativa agli ambienti senza fumo, prevista per il 2023. Vano sarebbe stato dunque l’apporto di contributi e ricerche fornito dai sostenitori delle politiche di riduzione del danno e delle sigarette elettroniche attraverso le consultazioni pubbliche. Nell’approfondimento di Sigmagazine anche la loro delusione di fronte alle prime indiscrezioni.

Piano anticancro Ue, in bozza nessuna differenza fra fumo e vaping

 

SpagnaCampagna anti-vaping fuorviante! E il ministro della Salute finisce in tribunale
Governo in tribunale. Dopo ripetuti tentativi di ottenere un incontro al ministero della Salute, l’associazione iberica degli operatori delle sigarette elettroniche (Upev) ne ha denunciato il titolare, il socialista catalano Salvador Illa. Sotto accusa la sua campagna, giudicata diffamatoria, contro il settore del vaping, che equipara i danni da fumo a quelli prodotti dalla sigaretta elettronica, a dispetto delle evidenze scientifiche. La campagna ministeriale, a detta degli operatori, non solo è colpevole di affermare il falso ma sta anche provocando un gravissimo danno economico e di reputazione per molte piccole e medie imprese. Nel 2020 il fatturato del settore del vaping ha subito in Spagna una contrazione del 30%.

Produttori spagnoli sigarette elettroniche portano Ministero della Salute in tribunale

 

OlandaPool di scienziati internazionali demolisce la proposta di bandire gli aromi
È un duro e documentato attacco alla proposta del governo olandese di vietare gli aromi nei liquidi per sigarette elettroniche quello lanciato da ventiquattro fra i più noti e attivi scienziati ed esperti di tabacco e riduzione del danno da fumo. Trenta pagine di osservazioni raggruppate in 12 punti che smantellano le basi della proposta del Ministero della salute, sottoposta a una consultazione pubblica ampia alla quale sta partecipando un numero inatteso di persone, tanto che è stato necessario prolungarla di altre due settimane. La questione ha ormai travalicato i confini nazionali, e ha destato l’attenzione di questo pool di scienziati internazionali. Il documento è articolato, affronta tutti gli aspetti alla base dell’iniziativa governativa, dalle tesi sulla dannosità dell’e-cig al caso Evali, dall’utilizzo duale (sigaretta tradizionale più e-cig) all’effetto gateway, fino ai principi di mercato, ribattendo punto su punto le fondamenta della legge. Un momento interessante di confronto e una controffensiva scientifica, i cui punti sono riassunti nell’efficace approfondimento di Sigmagazine.

Appello di 24 scienziati: pericoloso vietare aromi per sigarette elettroniche

 

UsaAromi nei liquidi, in California si va al referendum
Aromi e liquidi: in California l’ultima parola spetta ai cittadini. Sarà dunque un referendum a stabilire se gli aromi dovranno essere banditi dai liquidi per sigarette elettroniche, così come stabilisce la nuova legge statale che doveva entrare in vigore all’inizio di quest’anno. Poi la richiesta di referendum e la conseguente interruzione dell’iter legislativo. I californiani si recheranno alle urne nel novembre 2022. Quasi due anni di tempo per dibattere ulteriormente il tema, sempre che nel frattempo non intervenga una legge federale. La legge californiana, pur vietando la vendita, non sanzionerebbe l’eventuale possesso.

California, un referendum per decidere se vietare gli aromi nelle sigarette elettroniche

 

GiordaniaStudio: chi passa dalla sigaretta e l’e-cig migliora la respirazione e il gusto
I benefici di salute nel passaggio dalla sigaretta di tabacco a quella elettronica vengono confermati da uno studio realizzato in Giordania e pubblicato sulla rivista Plos One, specialmente per quel che riguarda respirazione e gusto. A realizzarlo un team di ricercatori di Irbid: Sayer Al-Azzam e Sahar Hawamdeh della Facoltà di farmacia della Jordan University of Science and Technology, Reema Karasneh e Mohammad Nusair rispettivamente della Facoltà di medicina e di quella di farmacia della Yarmouk University. I partecipanti alla ricerca, 400 svapatori in grandissima parte uomini, hanno riportato un miglioramento nella produzione dell’espettorato, nella respirazione e nel benessere generale, derivanti dalla sostituzione della sigaretta a combustione con quella elettronica. Rispetto agli utilizzatori duali, inoltre, gli svapatori hanno riportato un miglioramento del senso del gusto e della percezione dei sapori.

Studio: con la sigaretta elettronica migliora respirazione e benessere

 

UsaCovid, in Pennsylvania e New Jersey i fumatori di diritto nel gruppo prioritario dei vaccini
Negli Stati della Pennsylvania e del New Jersey i fumatori sono stati inseriti nel gruppo a rischio che avrà la precedenza nella somministrazione del vaccino contro il covid-19. Tale gruppo comprende gli over 65 e tutti coloro che soffrono di malattie pregresse come cancro, malattie cardiache e diabete. Tutti gli Stati (non solo quelli nordamericani) hanno definito o stanno definendo liste di priorità per la somministrazione dei vaccini anti-covid, vista la globale scarsità delle dosi nei primi mesi di produzione. Includendo i fumatori, Pennsylvania e New Jersey hanno deciso di adottare le raccomandazioni dei Centers for Disease Control and Prevention, suscitando però le critiche di alcune categorie di lavoratori dei settori ritenuti strategici (e quindi esclusi il più possibile dalle misure di lockdown) come gli insegnanti che si vedono scavalcare dai consumatori di tabacco. D’altro canto, il fatto che i consumatori di sigarette elettroniche non siano stati inseriti nei gruppi prioritari è un’indiretta ammissione della minore dannosità del vaping rispetto al fumo. E quindi della strumentalità delle campagne di disinformazione che proprio negli Usa trovano terreno maggiormente fertile.

Vaccino Covid-19: i fumatori hanno priorità in due Stati Usa

 

UsaStudio Juul: più nicotina nei liquidi di e-cig aiuta i fumatori a smettere
Tassi di nicotina più alti nei liquidi delle sigarette elettroniche favoriscono il processo di dissasuefazione dal tabacco dei fumatori, specie di quelli più incalliti. È il risultato cui giunge uno studio peer-reviewd condotto da Juul Labs e pubblicato su Nicotine & Tobacco Research e coordinato da Nicholas I. Goldenson. La ricerca ha messo a confronto l’erogazione di nicotina delle sigarette tradizionali con i prodotti dell’azienda disponibili in Canada, Stati Uniti e quelli commercializzati sul mercato europeo che si distinguono per il contenuto di nicotina, significativamente più basso in Europa. L’esito era in verità abbastanza scontato. Chi aveva utilizzato l’e-cigarette con la più alta concentrazione di nicotina aveva nel sangue livelli significativamente più alti della stessa e craving e sintomi di astinenza minori, rispetto a chi aveva svapato a 18 o 9 mg/ml. I ricercatori hanno concludono, quindi, che, soprattutto per i fumatori più accaniti, il limite imposto dalla Tpd alla concentrazione di nicotina nei liquidi per sigarette elettronica limiti la capacità del prodotto di fornire una alternativa soddisfacente al fumo. Ecco perché, secondo l’azienda, il tasso di fumatori che smettono con Juul è più alto negli Usa e in Canada rispetto al Regno Unito. Maggiori dettagli sulla ricerca nell’articolo di Sigmagazine.

Sigarette elettroniche, studio Juul: con più nicotina si aiutano i fumatori

 

UsaPlos Biology incorona l’italiano Polosa come scienziato più influente del 2020
Riccardo Polosa, medico catanese e fondatore della Lega Italiana Anti Fumo (Liaf) e del Centro di eccellenza per la ricerca sulla riduzione del danno (Coehar), è fra gli scienziati più citati al mondo nel 2020. È il risultato della classifica stilata dalla rivista americana Plos Biology, che ogni anno rende pubblici i dati relativi all’impatto delle pubblicazioni scientifiche di circa un milioni di ricercatori nel mondo, in termini di rapporto tra citazioni, ricerche e impatto sulla carriera. Polosa, fra gli studiosi più accreditati in tema di riduzione del danno e impatto sulla salute delle sigarette elettroniche, ha voluto condividere con i ricercatori dell’ateneo di Catania, vera e propria eccellenza internazionale per questo tipo di ricerche, il prestigioso riconoscimento. Lo celebra anche Sigmagazine, di cui Polosa è apprezzato collaboratore.

La ricerca internazionale parla italiano: Polosa è lo scienziato più citato al mondo

 

 

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