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SVAPOWORLD – Notizia internazionali dal 18 al 24 luglio

Mentre in Gran Bretagna l'intergruppo parlamentare sulla sigaretta elettronica chiede pieno rinoiscimento per lo strumento di riduzione del danno da fumo, i paesi del Nord Europa fanno blocco contrario.

Gran BretagnaI parlamentari chiedono di allentare i vincoli alle sigarette elettroniche
In un rapporto dal titolo “Inquiry into UK Tobacco Harm Reduction Opportunities Post-Brexit: Achieving a Smoke-Free 2030”, l’Intergruppo parlamentare per il vaping (Appg) ha esortato il governo britannico ad alleggerire alcune restrizioni alla sigaretta elettronica e di “intraprendere una via indipendente per il Regno Unito, adottando un approccio più progressista sulla riduzione del danno da tabacco e includendo tutti i prodotti e le tecnologie che vogliono relegare al passato le sigarette a tabacco combusto”. L’obiettivo è di sfruttare la revisione della legge sul tabacco e cogliere le opportunità di autonomia rispetto alla Direttiva europea Tpd offerte dalla Brexit e di spingere verso misure che rendano più efficace l’utilizzo della sigaretta elettronica nelle terapie antifumo. Il dettaglio più approfondito delle proposte avanzate dai parlamentari nell’approfondimento di Sigmagazine.

Parlamentari UK: bisogna allentare i vincoli alle sigarette elettroniche

Stati UnitiStudio: i divieti di svapo sortiscono l’effetto opposto, specie sui giovani
I divieti nei confronti della sigaretta elettronica sortiscono spesso l’effetto opposto e risultano poco efficaci soprattutto nei confronti dei giovani, proprio il target che spesso viene preso a giustificazione di tali misure. È il risultato di uno studio, intitolato “Displacement imposition scale assesses reactions of cigarette and e-cigarette users impacted by a campus-wide smoking ban” e disponibile su PubMed, focalizzato sulle reazioni emotive di un campione di studenti universitari a divieti di svapo o di fumo. La ricerca è stata condotta da un team di sette ricercatori provenienti dal Dipartimento di psicologia della Oklahoma State University, dal Dipartimento della salute della University of Kansas School of Medicine e dal Dipartimento di psichiatria e neuroscienza comportamentale della University of Chicago, coordinati da Delaney S Dunn. “I risultati – scrivono gli autori – suggeriscono che le restrizioni imposte agli utilizzatori di sigarette e sigarette elettroniche sono associate a una ridotta disponibilità a smettere”. L’approfondimento dei dati dello studio nell’articolo di Sigmagazine.

Fumo e sigarette elettroniche: i divieti spingono a un maggior utilizzo

DanimarcaAl via i pacchetti neutri per il tabacco, da ottobre toccherà anche all’ecig
È entrata in vigore all’inizio del mese una parte della legge che obbliga tutti i prodotti del tabacco e del vaping a presentare una veste grafica standard e poco accattivante sulle confezioni di vendita. Si tratta per il momento della parte che riguarda sigarette di tabacco e prodotti a base di erba: l’adeguamento alla normativa permette un lasso di tempo che si concluderà il 1° aprile 2022. per quanto riguarda le sigarette elettroniche, la normativa inizierà a funzionare dal 1° ottobre di quest’anno e sarà completamente in vigore entro il 1° ottobre 2022. La decisione di adottare quelli che in gergo si chiamano pacchetti neutri era stata presa dal parlamento danese nel dicembre 2020, attraverso un emendamento al Tobacco Act. Lo scorso marzo il ministero della Salute aveva presentato le misure applicative e, nello stesso mese, deciso di estendere tali misure originariamente destinate solo al tabacco anche alle sigarette elettroniche e a tutti i liquidi, senza alcuna distinzione tra quelli che contengono nicotina oppure no. La standardizzazione che renderà i prodotti anonimi e poco attraenti riguarda superfici, testo, materiale di avvolgimento e contrassegni. Restano esclusi dalla misura i pacchetti di sigari e di tabacco per pipa.

NorvegiaIn vista una stretta sui liquidi: divieto degli aromi e limiti a quantità per flacone
Misure restrittive sugli aromi nei liquidi sono allo studio del governo norvegese e potrebbero in breve essere inserite in una nuova legge. Lo riferisce l’associazione dei consumatori Nikan. L’esecutivo sta valutando l’ipotesi di vietare l’utilizzo degli aromi e di introdurre il limite dei 10 millilitri di liquido per flacone, come già in vigore da diversi anni in seno ai paesi membri dell’Unione europea.

Anche la Norvegia va verso il flavor-ban nelle sigarette elettroniche

Cina – Aspire sbarca al Nasdaq, sul mercato 15 milioni di azioni
Aspire, azienda cinese tra le più importanti al mondo nella produzione di sigarette elettroniche, si quota in Borsa, al Nasdaq. Al mercato azionario Aspire affida 15 milioni di azioni che corrispondono a una raccolta di circa 150 milioni di dollari. Fondata nel 2010 a Shenzhen dove ha la sua sede centrale, nell’ultimo anno ha registrato vendite per circa 90 milioni di dollari, forte della presenza di 150 distributori in 30 paesi. Ulteriori dettagli su Sigmagazine.

La calda estate di Aspire: novità in commercio e quotazione in Borsa

GermaniaRiduzione del danno, dagli esperti appello ai politici
A completamento della notizia pubblicata su Svapoworld della settimana scorsa in riferimento al Rapporto sulle dipendenze dell’omonimo istituto di Francoforte, va registrato l’appello che gli esperti hanno lanciato ai politici tedeschi. Dopo aver criticato in maniera sostanziale l’introduzione della tassa sulla sigaretta elettronica e approfittando della campagna elettorale in corso per le elezioni di settembre, gli autori del Rapporto chiedono che, nelle prossime leggi di regolamentazione dei prodotti del vaping, vengano prese in considerazione le differenze di rischio per la salute dei prodotti tassati e si guardi con maggior coraggio alle politiche di riduzione del danno di Paesi come Gran Bretagna, Nuova Zelanda o Canada. Un appello al futuro: dal prossimo autunno la Germania avrà un nuovo governo.

Sigarette elettroniche, accademici tedeschi: “Tassarle significa ignorare la scienza”

UsaParte uno studio sugli effetti delle restrizioni ai prodotti di tabacco aromatizzati
Un nuovo studio del College of Medicine dell’Università del Kentucky esaminerà come le politiche che limitano la vendita di prodotti del tabacco aromatizzati, comprese le sigarette al mentolo, influenzino le disparità di salute tra le popolazioni vulnerabili. Una sovvenzione quinquennale di 2,8 milioni di dollari del National Cancer Institute sosterrà lo studio sull’impatto delle politiche locali sui gruppi a rischio, comprese le comunità di colore, le popolazioni a basso reddito e i giovani, che hanno maggiori probabilità di utilizzare prodotti a base di tabacco aromatizzato. I risultati potrebbero aiutare i legislatori a creare politiche più eque, afferma la ricercatrice principale dello studio, Shyanika Rose, membro di facoltà del Center for Health Equity Transformation, assistente presso il Dipartimento di Scienze comportamentali e membro del Markey Center Cancer Prevention and Control Program.

EuropaRapporto tabacco KPMG: si fuma di meno, ma più prodotti di contrabbando
Mentre il consumo totale di sigarette continua a diminuire, la quota di sigarette illecite in Europa è aumentata di 0,5 punti percentuali nel 2020, raggiungendo la quota del 7,8%. Lo rivela l’ultimo rapporto di KPMG. La perdita fiscale per i governi dei 27 Stati membri dell’Ue ammonta ora a circa 8,5 miliardi di euro (10,15 miliardi di dollari). Lo studio annuale, condotto in modo indipendente da KPMG e commissionato da Philip Morris International, valuta il consumo e i flussi di sigarette illecite in 30 paesi europei: i 27 Stati membri dell’Ue, più Regno Unito, Norvegia e Svizzera.

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