Testata giornalistica destinata agli operatori del settore delle sigarette elettroniche - Registrazione Tribunale di Roma: 234/2015; Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017 - Best Edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - Partita Iva 14153851002

Europarlamento: nuovi emendamenti a favore della sigaretta elettronica

Presentate da Aldo Patriciello (FI) tre proposte di modifica al rapporto della commissione Beca sul Piano europeo contro il cancro.

Sono tre gli emendamenti presentati dall’europarlamentare Antonio Patriciello di Forza Italia alla bozza di rapporto della cosiddetta Beca (lo Special committee on beating cancer del Parlamento europeo) sul Piano contro il cancro presentato lo scorso febbraio dalla Commissione europea. Riguardano tutti la sigaretta elettronica, nello sforzo di salvaguardare lo strumento di riduzione del danno da fumo e le sue potenzialità, sottraendolo dall’equiparazione con il tabacco combusto. Nei mesi scorsi, Patriciello aveva incontrato una delegazione dell’associazione dei consumatori Anpvu, che aveva cercato di sensibilizzarlo sul tema del vaping a cui il parlamentare si è dimostrato molto ricettivo. Vediamo in dettaglio i tre emendamenti, che si aggiungono a quelli presentati lo scorso 31 agosto dall’onorevole Silvia Sardone.

Aldo Patriciello (Ppe)

Al paragrafo 8 c della bozza di rapporto, si propone di emendare la frase “un divieto di aromi in tutti i prodotti del tabacco per ridurre l’attrattiva di questi prodotti sui non fumatori e sui giovani” con “un’applicazione più rigorosa del divieto di aromi in tutti i prodotti del tabacco da fumo per ridurre l’attrattiva di questi prodotti per i non fumatori e per i giovani”. Nella giustificazione per questo emendamento, Patriciello spiega: “Il rapporto di applicazione Tpd2 della Commissione afferma, a pagina 5: ‘Dal maggio 2016, il Tpd vieta l’immissione sul mercato di sigarette e tabacco Ryo con aromi caratterizzanti. I colegislatori hanno concordato un periodo di eliminazione graduale di quattro anni per i prodotti con aromi caratterizzanti con una quota di mercato significativa (ad esempio il mentolo). Quindi, da maggio 2020, non ci sono più esenzioni. Sebbene non siano stati segnalati problemi di conformità per la caratterizzazione di caramelle o aromi di frutta, i recenti sviluppi suggeriscono una minore conformità al divieto del mentolo’.
È fondamentale che le disposizioni della direttiva sui prodotti del tabacco siano applicate adeguatamente. Pertanto, la relazione Beca del Parlamento dovrebbe richiedere un’applicazione più rigorosa”.
L’europarlamentare italiano propone poi di inserire un nuovo articolo, 8 f, che recita “una valutazione mediante dati statistici del ruolo che le sigarette elettroniche possono svolgere nel sostenere la riduzione dei tassi di fumo/fumo durante lo sviluppo di un quadro normativo e di accise armonizzato”. “L’attuale direttiva sulle accise sul tabacco – commenta Patriciello nella motivazione – non copre molte delle nuove alternative al fumo, lasciando un vuoto normativo a livello dell’Ue. Ciò è particolarmente vero per i prodotti che non contengono tabacco e sono utilizzati da alcuni come aiuto per smettere di fumare. Di conseguenza, gli Stati membri che hanno iniziato a tassare questi prodotti devono affrontare enormi sfide nella riscossione e classificazione delle imposte. Tutti gli Stati membri che hanno introdotto la tassazione sui liquidi elettronici non sono stati in grado di riscuotere l’importo delle accise che avrebbero dovuto riscuotere in teoria. Quasi la metà delle vendite di sigarette elettroniche avviene tramite il commercio elettronico ed è difficile per le autorità preposte all’applicazione verificare se le accise vengono pagate poiché l’importo scende al di sotto delle soglie. Si tratta di una questione generale confermata dall’Omd (Organizzazione mondiale delle dogane, ndr) e dall’Ocse”.
Infine Patriciello propone di inserire un nuovo paragrafo fra i “considerato”: “Considerato che il Parlamento europeo ritiene che nuovi prodotti e tecnologie alternative ai prodotti da fumo che possono contribuire alle politiche di prevenzione, debbano essere parte attiva e integrante di qualsiasi iniziativa per ridurre i tassi di cancro in Europa”. “Recenti studi e sondaggi – si legge nella motivazione – hanno scoperto che lo svapo contribuisce alla capacità di alcuni fumatori di smettere: Public Health England ha pubblicato una revisione nel febbraio 2021 confermando che i prodotti da svapo erano l’aiuto più frequentemente utilizzato per smettere di fumare. I dati dello speciale Eurobarometro pubblicati nel febbraio 2021 dimostrano che lo svapo è uno strumento importante nel tentativo di smettere di fumare: il 58% ha affermato che l’uso della sigaretta elettronica li ha aiutati a fermare o ridurre il consumo di tabacco”.

Articoli correlati