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Cop10, priorità alla regolamentazione delle sigarette elettroniche

Lo ha affermato in conferenza stampa il capo del segretariato della convenzione per il controllo del tabacco dell'Oms.

Saranno proprio i nuovi prodotti emergenti, cioè sigarette elettroniche, tabacco riscaldato ed altri prodotti a base di nicotina, uno dei temi centrali della decima Conferenza delle parti (Cop10) della Convenzione quadro per il controllo del tabacco (Fctc) dell’Oms. Ad affermarlo è stata Adriana Blanco Marquizo, capo del segretariato dell’Fctc, durante una conferenza stampa dello scorso 14 novembre tenuta dal quartier generale dell’Organizzazione mondiale di sanità a Ginevra. La regolamentazione dei prodotti a rischio ridotto e le proposte per creare regole più rigorose e linee guida sanitarie per governarne l’uso, ha continuato Blanco, avranno quindi la priorità nella Cop10, che si sarebbe dovuta tenere la settimana prossima a Panama, ma che è stata rimandata all’inizio del prossimo anno per la situazione instabile del Paese ospitante.
Secondo quanto riportato da Adam Williams per ECigIntelligence, il capo del segretariato dell’Fctc ha dichiarato che l’Oms è molto preoccupata per la diffusione di sigarette elettroniche e riscaldatori di tabacco fra i minori, affermando che non vi sono prove della sicurezza del loro uso a lungo termine. Blanco ha ribadito ancora una volta la convinzione che molti dispositivi vengono pubblicizzati in modo da attrarre i minori, anche grazie alla diversità degli aromi, e che servono misure più rigorose per prevenirne l’uso fra i minori. Un punto degno di attenzione è quando Blanco ha lamentato la grande varietà dei prodotti a base di nicotina (riferendosi alle e-cigarette), che rende difficile la loro regolamentazione ai governi. Due passaggi che, considerando i documenti prodotti dall’Oms nel passato, potrebbero essere letti come una indicazione verso il divieto degli aromi diversi dal tabacco e una uniformità dei dispositivi.
Fuori dalla conferenza stampa sono rimaste, come ci si aspettava, tutte le considerazioni sulle potenzialità di questi strumenti per ridurre il danno per i fumatori di tutto il mondo.
Insomma, non ci sono sorprese. Ancora una volta è apparsa molto chiara la posizione di netta opposizione a sigarette elettroniche e altri prodotti alternativi da parte della Convenzione quadro per il controllo del tabacco. Resterà da vedere quanto i Paesi favorevoli alla riduzione del danno da fumo saranno in grado di far valere le loro posizioni. E forse il rinvio della Cop10 darà loro del tempo in più per organizzare le forze.

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