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Guida alla Cop10 dell’Oms che deciderà sulle sigarette elettroniche

Il Global State of Tobacco Harm Reduction pubblica un documento destinato a legislatori, funzionari sanitari e consumatori.

Il prossimo novembre, a Panama, i rappresentanti di più di 180 paesi, compresa l’Italia, si ritroveranno alla decima Conferenza delle parti (Cop10) della Convenzione quadro per il controllo del tabacco (Fctc) dell’Organizzazione mondiale di sanità. L’incontro, che si tiene ogni due anni, delineerà sia la direzione futura delle politiche internazionali di tobacco control che la loro attuazione a livello nazionale. In pratica, si deciderà del futuro del fumo tradizionale e anche dei nuovi strumenti di riduzione del danno, come la sigaretta elettronica. Nonostante la loro importanza, però, finora tutte le conferenze delle parti si sono tenute in un clima quasi segreto, impedendo non solo alle associazioni di consumatori di prodotti a rischio ridotto di partecipare, ma persino alla stampa di fare il suo mestiere di osservatore e di riportare al pubblico.
Per questo il Global State of Tobacco Harm Reduction (Gsthr), un progetto dell’organizzazione britannica Knowledge Action Change, ha appena pubblicato un documento, pensato per aiutare i legislatori, i funzionari sanitari e i consumatori a informarsi su questo importante meeting internazionale. Disponibile al momento in inglese e spagnolo, il testo si intitola “The Framework Convention on Tobacco Control (Fctc) and the Conference of the Parties (Cop): an explainer” e spiega cos’è l’Fctc, cosa sono le Cop e come operano.
La Convenzione quadro per il controllo del tabacco, spiega il Gsthr, è un accordo internazionale nato per dare una risposta globale sfida sanitaria rappresentata dal consumo di tabacco e dal fumo. È stato il primo trattato negoziato sotto gli auspici dell’Oms ed entrato in vigore il 27 febbraio 2005. L’articolo 1.d della Convenzione definisce il controllo del tabacco come “una varietà di offerte, richieste e strategie di riduzione del danno che mirano a migliorare la salute di una popolazione eliminando o riducendo il loro consumo di prodotti del tabacco ed esposizione al fumo di tabacco”.
Ci si aspetta che durante la Cop10 verranno prese decisioni che determineranno il futuro dei prodotti con nicotina a rischio ridotto, come sigarette elettroniche, snus, nicotine pouches e tabacco riscaldato. Ma, nonostante sia esplicitamente enunciata nella Convenzione, l’Fctc non sembra intenzionata a sostenere la riduzione del danno da fumo e, anzi, potrebbe renderne l’accesso sempre più difficile. “Questo atteggiamento deve cambiare”, commenta Gerry Stimson, direttore di Knowledge Action Change e professore emerito presso l’Imperial College London. “Ignorare le opportunità offerte dalla riduzione del danno da tabacco per ridurre le morti e le malattie legate al fumo – aggiunge – dimostra un inconcepibile disprezzo per la vita di un miliardo di fumatori adulti e per il futuro degli oltre 110 milioni di persone che hanno già scelto di migliorare la propria salute passando da fumo a prodotti a base di nicotina più sicuri”.
Stimson esorta le parti della Fctc a cogliere l’opportunità a Panama per esaminare le prove provenienti da paesi in cui la riduzione del danno da tabacco sta salvando vite, tra cui Regno Unito, Nuova Zelanda, Svezia, Norvegia e Giappone, e chiedere perché l’Oms e i suoi influenti finanziatori si rifiutano di fare lo stesso. “Senza la presenza dei media – conclude il docente – le riunioni delle Cop dell’Fctc sono avvolte da un segreto che le rende più simili a una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ed in diretto contrasto con altre riunioni della Cop, ad esempio quelle sul cambiamento climatico. Il nostro documento informativo offre ai responsabili politici, ai funzionari sanitari e ai consumatori maggiori informazioni sui processi della Cop10 e l’opportunità di darsi da fare prima e durante l’evento a Panama”.

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