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Divieto sigarette elettroniche usa e getta: critiche da scienza, industria e consumatori

La mossa del governo britannico sulle monouso potrebbe rivelarsi dannosa e non centrare l'obiettivo.

La decisione del governo Sunak di vietare le sigarette elettroniche monouso sta facendo discutere il mondo scientifico, l’industria del vaping e i consumatori non solo all’interno dei confini del Regno Unito. I primi a far sentire la propria voce sono stati proprio quei ricercatori da anni impegnati nella ricerca sullo strumento di riduzione del danno da fumo. E se in questo campo tutti plaudono per il divieto di fumo generazionale contenuta nel pacchetto governativo, che proibirà per sempre l’acquisto di sigarette a chi è nato dopo il 1° gennaio 2009, sulle e-cigarette i commenti si fanno più sfumati.

Diversi modelli di sigarette elettroniche monouso

Le preoccupazioni principali sono tre. Prima di tutto si teme che una misura così drastica possa confondere i fumatori, già peraltro abbastanza confusi, rafforzando l’errata convinzione che svapare sia dannoso come fumare e quindi scoraggiandoli dal passare a uno strumento che riduce i danni del fumo. In secondo luogo si teme che vietare le usa e getta priverà la lotta al fumo di un prodotto che è stato accolto con grande favore dai fumatori è che è ritenuto molto utile per alcune categorie. Infine c’è sempre il pericolo che, togliendo dal mercato un prodotto così diffuso, da una parte si alimenti il mercato illegale e dall’altra si verifichi una ricaduta nel fumo di una parte dei consumatori.
Sono di questo avviso, per esempio Sarah Jackson e Jamie Brown, rispettivamente ricercatrice principale e direttore del Tobacco and Alcohol Research Group dello University College di Londra e coautori di uno studio sulle conseguenze di un divieto sulle e-cig monouso, pubblicato solo pochi giorni fa sulla rivista Public Health. “Si stima – spiega Jackson – che circa 1,2 milioni di attuali fumatori adulti e 744.000 ex fumatori utilizzino vaporizzatori usa e getta. Un divieto potrebbe avere conseguenze importanti e indesiderate per questi gruppi, come scoraggiare i fumatori dal passare completamente allo svapo, che è molto meno dannoso, o innescare una ricaduta tra coloro che hanno recentemente smesso di fumare utilizzando prodotti monouso”.
Le sigarette – aggiunge Brown – sono molto più dannose per la nostra salute e attualmente non sono vietate per gli adulti. Il divieto delle sigarette elettroniche usa e getta potrebbe segnalare a un gran numero di persone che questi prodotti sono peggiori per la nostra salute o che il loro danno è paragonabile a quello causato dal fumo di tabacco”. Netto anche il commento di Caitlin Notley, altro nome noto della ricerca sul vaping e docente di Scienze della dipendenza alla University of East Anglia. “Anche se siamo tutti d’accordo sull’importanza di proteggere i minori – dichiara – penso che sia fondamentale concentrarsi meno sul divieto di svapo e più sull’eliminazione del consumo di tabacco, poiché questo è ciò che avrà il maggiore impatto sulla salute della popolazione”.
Toni più alti vengono dal mondo del vaping. L’associazione industriale UKvia si dichiara “costernata per decisione del governo di vietare le e-cigarette usa e getta, che sono state determinanti nel ridurre il tasso di fumo nel Regno Unito al minimo storico e hanno svolto un ruolo chiave nell’aiutare milioni di adulti a smettere di fumare e a stare lontani dalle sigarette”. L’associazione si era molto impegnata nei mesi scorsi, presentando proposte concrete per affrontare il consumo fra i giovani e descrive ora il divieto come “un tentativo disperato da parte del governo di sacrificare i vapers in cambio di voti in vista delle imminenti elezioni generali”.
Se il governo pensa che vietare i prodotti usa e getta aiuterà a proteggere i giovani – spiega il direttore John Dunne – si sbaglia di grosso. Questa legge controproducente metterà i minori maggiormente a rischio, mettendo il turbo al mercato nero e, di conseguenza, rendendo loro più facile l’accesso ai vaporizzatori illeciti e non conformi”. L’associazione chiude con un avvertimento: “Chiederemo conto al governo dell’aumento dei tassi di fumo, nonché delle vite e dei posti di lavoro che andranno perduti, a causa della decisione scioccante e sconsiderata di oggi”.
Parole di fuoco arrivano anche dall’associazione dei consumatori New Nicotine Alliance che si dichiara estremamente delusa. Il divieto deciso dal governo, spiega non tiene conto del fatto che oltre il 50% delle vendite di dispositivi usa e getta sono già contraffatti, non conformi o illegali. “Vietare completamente questi prodotti – aggiunge – colpirà solo i commercianti legittimi e regolamentati, dando al contempo un impulso alle imprese criminali che controlleranno completamente un mercato con una domanda elevata”. L’associazione, però, è molto preoccupata anche sull’annunciata limitazione degli aromi nei liquidi che, secondo le voci, potrebbero essere ridotti a quattro: tabacco, menta, mentolo e frutta.
Come i consumatori ripetono fino alla nausea – afferma Nna – l’ampia gamma di gusti attualmente disponibili è vitale per il successo dei prodotti da svapo e per invogliare le persone che fumano a smettere. È importante riconoscere che i gusti di frutta, dessert e caramelle sono la categoria più popolare tra i vaper adulti, scelti da più della metà di loro. L’eliminazione di questi aromi indebolirà l’attrattiva dei vaporizzatori per i fumatori che valutano se passare al vaping”. Secondo l’associazione il risultato di queste misure sarà inevitabilmente un minor numero di fumatori che passa all’e-cig, un maggior numero di ricadute nel fumo e un aumento di percezioni errate fra il pubblico. “Tutto questo – conclude Nna – costerà una quantità significativa di vite umane”.
Fortemente critica verso il governo britannico è anche World Vapers’ Alliance, la rete internazionale di associazioni dei consumatori. “Il piano del Regno Unito di vietare i vaporizzatori usa e getta – afferma il direttore Michael Landl – è il classico caso di buone intenzioni che aprono la strada a pessimi risultati. Un simile divieto non solo ignora le complessità della vita reale legate alla cessazione del fumo, ma rischia anche di riportare gli attuali svapatori ad abitudini di fumo più dannose o a finire nelle braccia del mercato nero”. Secondo Wwa il governo sta di fatto chiudendo un percorso per smettere di fumare di comprovata efficacia. “Questo non è solo un passo indietro nella riduzione del danno – conclude Landl – ma mette a repentaglio la salute di milioni di persone”.

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