© Sigmagazine, rivista d'informazione specializzata e destinata ai professionisti del commercio delle sigarette elettroniche e dei liquidi di ricarica - Best edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - P. Iva 14153851002 - Direttore responsabile: Stefano Caliciuri - Redazione: viale Angelico 78, Roma - Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Roma al numero 234/2015 - Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017
Bisognerà attendere ancora per conoscere la versione finale del parere del Comitato scientifico sui rischi sanitari, ambientali ed emergenti della Commissione europea sulle sigarette elettroniche. Il documento è stato richiesto in vista della revisione della Direttiva sui prodotti del tabacco (Tpd) e contribuirà, quindi a indirizzare la normativa. La sua versione preliminare pubblicata lo scorso settembre e sottoposta a consultazione pubblica, però, ha sollevato aspre e circostanziate critiche. E non solo da parte delle associazioni dei consumatori e degli operatori del settore, ma anche di buona parte della comunità scientifica.
Il documento, infatti, non fa nessuna concessione alla riduzione del danno, né alcun paragone fra sigaretta elettronica e prodotti a tabacco combusto, concentrandosi invece sugli ipotetici rischi per i minori. L’equipe del CoEhar di Riccardo Polosa ha addirittura dedicato un articolo a quelle che definisce “errori e omissioni” riscontrati nel parere dello Scheer. Nell’articolo, pubblicato nel novembre 2020 su Medrxiv e pochi giorni fa su Harm Reduction Journal, gli autori forniscono la prova che “le conclusioni del parere non sono adeguatamente supportate da prove scientifiche e ignorano completamente i potenziali benefici per la salute dell’utilizzo di prodotti alternativi contenenti nicotina senza combustione come sostituti delle sigarette di tabacco”.
Lo Scheer si è riunito in seduta plenaria a Lussemburgo il 3 e 4 marzo scorsi e nell’ordine del giorno era prevista la discussione sul parere finale del Comitato sulle sigarette elettroniche. Dal verbale dell’assemblea si apprende che: “il relatore del gruppo di lavoro ha presentato i commenti ricevuti durante la consultazione pubblica e le principali modifiche nel parere finale. C’è stata una discussione tra i membri di Scheer sui chiarimenti riguardo al peso dell’evidenza sull’uso di una gamma di rischi, ad es. ‘da debole a moderato’. Lo Scheer ha concluso che il gruppo di lavoro dovrebbe esaminare i commenti e presentare il parere finale per adozione tramite procedura scritta”.
Il gruppo di lavoro si è riunito di nuovo il 12 marzo, sempre a Lussemburgo. La minuta della riunione, da poco pubblicata, informa che: “il gruppo di lavoro ha discusso le bozze di risposte ai commenti ricevuti in consultazione pubblica e ha proposto modifiche al parere. La finalizzazione del parere e la tabella dei commenti proseguiranno nella prossima riunione. La scadenza per la finalizzazione del parere: adozione mediante procedura scritta a metà aprile 2021”. Al momento non è dato sapere se le critiche siano state almeno in parte accolte e quali siano le modifiche proposte al parere dello Scheer.