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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 10 al 16 luglio

Nuova ricerca conferma che lo svapo non aumenta il rischio di contagio da Covid. Intanto in Germania la nuova super tassa preoccupa i doganieri: "Più semplice contrabbandare che rapinare una banca".

UsaStudio: svapare non aumenta il rischio di contagiarsi con il Covid
L’utilizzo della sigaretta elettronica non aumenta il rischio di essere contagiati dal Covid. Lo sostiene uno studio realizzato da un gruppo di ricercatori del consorzio sanitario Kaiser Permanente di Oakland e della Stanford University, entrambi in California, coordinati da Kelly C. Young-Wolff. Si intitola “Electronic cigarette use and risk of COVID-19 among young adults without a history of cigarette smoking”. È già disponibile online e sarà pubblicato su Preventive Medicine. Scopo della ricerca era quello di analizzare eventuali associazioni tra l’utilizzo della sigaretta elettronica e il contagio da Covid. Uno studio di coorte retrospettivo che ha analizzato i dati delle cartelle cliniche elettroniche di 74.853 giovani adulti di età compresa tra 18 e 35 anni sottoposti a screening per l’uso di sigaretta elettronica (attuale, passato, mai) dal 5 marzo al 30 novembre del 2020, quindi prima che fosse disponibile il vaccino. Il risultato conclusivo sostiene che “durante il primo anno della pandemia, l’uso attuale della sigaretta elettronica non è stato associato al contagio del Covid”. Per le altre sfumature della ricerca si rimanda all’approfondimento su Sigmagazine.

Usare la sigaretta elettronica non aumenta il rischio di prendere il Covid

 

UsaAssociazione Awm accusa la Fda di condizionamento politico nelle decisioni sulla commercializzazione dei prodotti
L’American Vapor Manufacturers (Avm), associazione che riunisce i produttori statunitensi del settore del vaping, ha rivolto all’Ufficio dell’Ispettore generale del Dipartimento della salute Christi Grimm la richiesta ufficiale di “aprire una inchiesta sull’indebita pressione politica che sembra aver influenzato gli alti funzionari della Fda e sulla misura in cui tale interferenza abbia corrotto l’obbligo dell’agenzia di svolgere correttamente il suo processo di revisione delle Pmta, basandosi esclusivamente su criteri scientifici ed empirici”. Il sospetto è che la Food and drug administration, che negli Stati Uniti sta decidendo le sorti delle richieste di autorizzazione alla commercializzazione (Pmta) dei prodotti del vaping, sia condizionata nelle sue scelte da motivazioni di natura politica e non scientifiche. Sigmagazine approfondisce i termini della polemica e analizza in una lunga e dettagliata ricostruzione il controverso lavoro finora svolto dalla Fda.

Fda sotto accusa: “Contro la sigaretta elettronica scelte arbitrarie e politiche”

 

Gran BretagnaStudio: l’influenza nefasta degli errati messaggi negativi sull’e-cig da parte degli enti sanitari
Le informazioni contrastanti sulla sigaretta elettronica presentate dai media, sul web e dagli enti di salute pubblica sono alla base del radicamento della errata convinzione che le e-cigarettes facciano più male delle sigarette tradizionali. È il risultato cui giunge uno studio britannico coordinato da Olivia M. Maynard dell’Università di Bristol e Tom P. Freeman e Madeleine R. E. Svenson dell’Università di Bath. È stato pubblicato online da Nicotine & Tobacco Research ancora sotto forma di “manoscritto accettato”, il che significa semplicemente che non è ancora stato sottoposto a editing. Il suo titolo è “The effect of conflicting public health guidance on smokers’ and vapers’ e-cigarette harm perceptions”, e mira a capire come mai, nonostante la pubblicazione di tante ricerche scientifiche che confermano la minore dannosità per la salute del vaping rispetto al fumo, nei consumatori e più in generale nelle opinioni pubbliche di tutti i Paesi sia faticoso eradicare l’opinione opposta. “Una possibile spiegazione di questi atteggiamenti sono le informazioni contrastanti presentate dai media, nel web e dagli enti di salute pubblica”, spiegano gli autori della ricerca britannica, basata sull’analisi della reazione a messaggi positivi e negativi sulla sigaretta elettronica di un campione di 702 partecipanti suddiviso in maniera casuale in quattro gruppi. Le informazioni negative restano più impresse di quelle positive, specie se a diffonderle sono gli enti sanitari come l’Oms, le cui battaglie sanitarie sanno molto di ideologia e poco di scienza. Su Sigmagazine i dettagli dello studio.

Sigarette elettroniche, i danni dei messaggi negativi degli enti sanitari

 

GermaniaCapo sindacato doganieri teme esplosione contrabbando dopo l’introduzione della tassa sui liquidi
La crescita del contrabbando di liquidi per sigarette elettroniche è una grande preoccupazione per i funzionari doganali tedeschi all’indomani dell’introduzione della tassa sul vaping. “È un meccanismo molto semplice che abbiamo già osservato con le sigarette o con altri generi tassati”, ha detto Frank Buckenhofer, presidente del sindacato dei doganieri di polizia (Gdp) in un’intervista alla rivista Egarage, “maggiore è la differenza di prezzo, il delta, tra beni legali e beni illegali, maggiore è il guadagno per tutti coloro che si impegnano in un comportamento criminale e più diventa interessante per la criminalità organizzata creare strutture corrispondenti”. “È dieci volte più facile e gratificante, e allo stesso tempo più sicuro, dedicarsi al contrabbando che rapinare una banca”, ha aggiunto Buckenhofer, “e coloro che già operano sul mercato nero stanno ampliando la loro offerta in termini di scelta e quantità”. Il Gdp lamenta la mancanza di strumenti adeguati e chiede da anni “l’ampliamento delle unità di controllo, ricerca e investigazione delle dogane in un’efficace forza di polizia finanziaria paragonabile alla potentissima Guardia di Finanza italiana”.

 

UsaStudio: ecco come i singoli Stati americani tassano la sigaretta elettronica
La Tax Foundation, organizzazione che da quasi cinquant’anni si occupa esclusivamente di monitorare l’andamento delle imposte e delle accise negli Usa, ha presentato uno studio comparativo sulle varie imposizioni fiscali che i singoli Stati americani hanno adottato sulla sigaretta elettronica. Una disamina interessante, rielaborata da Sigmagazine in una tabella molto esplicativa che enumera uno per uno gli Stati e le corrispettive modalità ed entità di tassazione. non è solo un esercizio compilativo. La ragione al fondo di questa impegnativa ricerca è espressa nella sintesi del lavoro: “Le alternative elettroniche al tabacco sono importanti nel perseguimento della riduzione del danno da fumo. Tasse più elevate su prodotti come le sigarette elettroniche potrebbero incoraggiare i consumatori a tornare a fumare sigarette e, nello stesso tempo, scoraggiare i fumatori di sigarette dal passare ai prodotti di svapo”.

Paese che vai, tassa che trovi: la sigaretta elettronica negli Stati Uniti

 

Gran BretagnaLe usa e getta fanno scattare l’allarme sullo svapo fra i minori
La diffusione delle e-cig usa e getta suscita allarme per l’accresciuto utilizzo soprattutto fra i giovani. È quanto emerge dall’indagine annuale condotta da YouGov per la fondazione Ash (Action on smoking and Health). I numeri sono preoccupanti. L’utilizzo delle usa e getta fra i vaper è aumentato di sette volte in soli due anni, passando dal 7% del 2020 al 52% del 2022. E con la loro diffusione, secondo Ash, è aumentato anche l’uso minorile. I consumatori attuali fra gli 11 e i 17 anni sono passati dal 4 al 7% fra il 2020 e il 2022, mentre la percentuale di minori che ammette di aver provato a svapare nello stesso periodo è cresciuta dal 14 al 16%. Un allarme che la stessa Ash si cura di non far diventare allarmistico: “Gli aumenti rilevati dal sondaggio sono motivo di preoccupazione e necessitano di un attento monitoraggio”, ha commentato la fondazione, “tuttavia, il 92% dei minori che non ha mai fumato, non ha neanche mai svapato e solo il 2% lo ha fatto più di una o due volte”. Il dibattito su questi dati e le misure adottate in Gran Bretagna per arginare questo fenomeno nascente nell’approfondimento di Sigmagazine.

Allarme dal Regno Unito: con le usa e getta è aumentato lo svapo fra i minori

 

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