Testata giornalistica destinata agli operatori del settore delle sigarette elettroniche - Registrazione Tribunale di Roma: 234/2015; Registro Operatori della Comunicazione: 29956/2017 - Best Edizioni srls, viale Bruno Buozzi 47, Roma - Partita Iva 14153851002

La sigaretta elettronica per la salute pubblica: il messaggio della Ride 4 Vape

Umberto Roccatti, presidente Anafe-Confindustria, in bicicletta da Pescara a Roma per portare le richieste del settore della sigaretta elettronica al Ministro della salute.

“Sigaretta elettronica = Strumento di salute pubblica”. È questo il messaggio che il presidente di Anafe Umberto Roccatti ha portato per 200 chilometri stampato sulla schiena. Per la quarta edizione della Ride 4 Vape, il viaggio in bicicletta per sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica sui benemefici del passaggio dal fumo alla sigaretta elettronica, Roccatti ieri ha pedalato in un’unica tappa da Popoli (in provincia di Pescara) alla sede del Ministero della salute a Roma, affrontando l’appennino per una tappa con oltre 2000 metri di dislivello. Un’impresa sportiva di tutto rispetto che vuole anche dimostrare concretamente come un ex fumatore passato al vaping, come è il presidente di Anafe, possa riuscire a praticare sport e raggiungere prestazioni importanti.
Un fumatore di 30 sigarette al giorno una cosa così non la fa”, sono state infatti fra le prime parole che Umberto Roccatti all’arrivo ha pronunciato nella diretta sulla pagina Facebook di Sigmagazine (qui il video). Ha poi ricordato che durante la prima Ride 4 Vape, nel 2020, il messaggio stampato sulla maglia che portò all’Istituto superiore di sanità, insieme a cinquanta ricerche scientifiche, diceva che la sigaretta elettronica è meno dannosa del fumo del 95%. “Oggi, dopo quattro anni – ha spiegato – quel messaggio è superato, perché è un dato scientifico incontrovertibile. Ora la sigaretta elettronica deve diventare strumento di salute pubblica. Quindi utilizziamola per tutti quei fumatori che non riescono o non vogliono smettere di fumare, che sono la stragrande maggioranza”. In questo modo, secondo Roccatti, governo e istituzioni sanitarie riusciranno a raggiungere gli obiettivi stabiliti dal Piano contro il cancro dell’Unione europea.
Con una punta di polemica, il presidente di Anafe ha sottolineato come l’Istituto superiore di sanità non si sia mai dato degli obiettivi in termini di riduzione dei fumatori, al contrario di altri paesi. Come per esempio l’Inghilterra che, puntando anche e soprattutto sull’aiuto del vaping, ha ridotto drasticamente la percentuale dei fumatori. “Noi siamo a un bivio – ha detto – e dobbiamo decidere se vogliamo fare gli ideologisti o proporre offerte ricevibili e la cessazione non lo è”. Per contribuire a questa decisione, anche questa Ride 4 Vape porta un messaggio concreto. Al Ministro della salute Orazio Schillaci è, infatti, destinato un documento che illustra l’esempio del Regno Unito e chiede la creazione di un tavolo al quale, oltre all’Istituto superiore di sanità e all’Istituto Mario Negri, partecipino anche entità scientifiche diverse. Per esempio l’Università di Catania con il professor Riccardo Polosa, lo studioso più citato nella ricerca scientifica sul vaping, il professor Fabio Beatrice o altri studiosi italiani, in modo da avere una composizione bilanciata.
Non abbracciare la riduzione del danno e le possibilità offerte dalla tecnologia, ha chiosato Roccatti, è insensato ed è, fra l’altro, un favore ai produttori di tabacco combusto. “Mi chiedo come mai nessuno se ne accorga”, ha concluso.

LEGGI ANCHE:

Ride4Vape 2022: da Torino al Parlamento europeo, passando per l’Oms

Ride4Vape a Roma per la dignità di 50mila addetti della sigaretta elettronica

Torino-Roma in bicicletta, missione compiuta: Roccatti ricevuto dall’Istituto superiore di sanità

 

Articoli correlati