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Alla vigilia della Cop11 di Ginevra, i motori dell'Oms e delle organizzazioni antivaping sono già caldi. Intanto la Cochrane pubblica l'ennesima revisione che confrma le potenzialità della sigaretta elettronica per smettere di fumare.

Linee guida aggiornate, fondi dedicati e report semestrali al Congresso: una macchina regolatoria complessa che rischia però di concentrarsi più sulla forma che sui risultati concreti.

Questa settimana riflettori puntati sull'Europa: la Commissione ha formalizzato la proposta di estendere le accise anche alle sigarette elettroniche. Intanto segnali positivi dalla Repubblica Ceca: aumentano gli svapatori a discapito dei fumatori.

Mentre Trump conferma i dazi alla Cina, un analista esamina gli effetti che potrebbero avere nel comparto della sigaretta elettronica mondiale. Intanto il Cile e la Grecia (oltre gli Usa) diventano esempio di virtuosismo normativo.

Un professionista di logistica analizza le ripercussioni sull'economia del vaping cinese e, di riflesso, mondiale.

Nell'elenco di novantanove pagine anche i prodotti del tabacco e del vaping.

Al vaglio la proposta di portare la concentrazione massima al 2% per allinearla all'Europa.

Esperti internazionali scrivono ai delegati dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite per spingerli verso le politiche di harm reduction. Intanto Donald Trump promette che in caso di elezione proteggerà il vaping.

Il candidato repubblicano lo scrive su Truth ma lo scenario, rispetto agli anni della sua presidenza, è molto cambiato.

Il rapporto pubblicato dallo statunitense R Street Institute ha esplorato il modo in cui i sapori vengono elaborati dal cervello.