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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 17 al 23 marzo

Gli Usa divisi fra proibizionismo e mercato in crescita, gli svapatori francesi sono arrivati a 3 milioni e i medici spagnoli promuovono l'ecigarette.

 

UsaSan Francisco, sul tavolo progetto per vietare l’ecig fino al pronunciamento della Fda
L’amministrazione di San Francisco vuole introdurre una legge che vieti la vendita delle sigarette elettroniche fino a quando la Food and Drug Administration non avrà fornito le proprie valutazioni e il governo federale non abbia regolato la materia. L’obiettivo dichiarato dagli amministratori è di salvaguardare la salute dei giovani. Una proposta in tal senso è stata presentata martedì scorso: se approvata sarà la normativa più rigida sul vaping negli Usa. Veementi le proteste dei produttori del vaping, i quali lamentano che in questo modo sarà facilitato l’accesso a prodotti ben più dannosi per la salute come sigarette e sigari. “Nessun ragazzo dovrebbe svapare ma nessun politico dovrebbe emanare divieti moderni“, ha detto al quotidiano Usa Today Gregory Conley, presidente dell’American Vaping Association. Sigmagazine approfondisce il caso San Francisco, città peraltro sede di Juul Labs: i divieti potrebbero non fermarsi al semplice consumo di ecig ma estendersi anche alla produzione industriale.

San Francisco, proposto divieto di vendita di sigarette elettroniche

FranciaIl numero degli svapatori ha raggiunto i tre milioni
Con il passaggio alla sigaretta elettronica di molti fumatori alla ricerca di un metodo efficace per abbandonare il tabacco, si stima che il numero di svapatori in Francia abbia raggiunto attualmente i tre milioni. Lo riporta il quotidiano La Tribune in un articolo-intervista con un operatore del vaping, incentrata su consigli e suggerimenti ai potenziali clienti.

Gran BretagnaL’università di Leeds bandisce il fumo ma non la sigaretta elettronica
Dal primo agosto l’università di Leeds, nel nord dell’Inghilterra, adotta una nuova politica nei confronti del fumo, vietando il consumo di prodotti di tabacco in ogni spazio dell’ateneo, comprese le pertinenze esterne, gli impianti sportivi e le residenze per gli studenti. Sarà invece permesso l’utilizzo della sigaretta elettronica. La motivazione dell’università è chiara: “Public Health England la considera uno strumento per smettere di fumare”. I dettagli nell’approfondimento di Sigmagazine

UsaFuturo incerto per l’industria del vaping a New York
Il fascino di New York resta pari alla sua capacità di influenzare mode e comportamenti in tutto il mondo. Anche nel settore del vaping. È dunque interessante l’articolo apparso sul sito dello studio legale internazionale Farrel Fritz dal titolo “Il futuro incerto dell’industria della sigaretta elettronica a New York”. Attraverso dati e norme legislative che si sono succedute negli ultimi anni, la sintesi dell’articolo è che l’aumento costante di negozi e offerta, nonché il crescente numero dei consumatori farebbe pronosticare un boom costante del settore. Ma grandi nubi di incertezza giungono dall’altrettanto crescente opposizione del settore pubblico e della politica: nuove e draconiane leggi potrebbero soffocare il mondo del vaping nella Grande Mela.

SpagnaMedici fondano una piattaforma per favorire l’ecig nelle terapie antifumo
Un gruppo di medici e operatori santari spagnoli di diverse specialità ha dato vita alla Piattaforma per la riduzione del danno provocato dal tabagismo. Obiettivo: promuovere l’uso della sigaretta elettronica e di altri dispositivi innovativi per la nicotina come alternativa per quei fumatori che non riescono ad abbandonare la sigaretta con metodi tradizionali. A coordinare la piattaforma Fernando Fernandéz Bueno, chirurgo oncologico dell’ospedale Gómez Ulla di Madrid. Sigmagazine illustra con tutti i particolari la nuova iniziativa spagnola.

Medici spagnoli riducono il danno con la sigaretta elettronica

UsaGottlieb (Fda): fino all’ultimo pressioni sulle industrie del vaping
Ancora due settimane alla guida della Food and Drug Administration – le sue dimissioni da presidente scatteranno il 5 aprile – ma Scott Gottlieb vuole impegnarle tutte nel mantenere alta la pressione verso le idustrie del vaping. Lo ha ribadito parlando a una conferenza della Brookings Institution, il principale think tank della galassia progressista, sottolineando ancora una volta il suo cavallo di battaglia: le industrie del settore non hanno tenuto in adeguata considerazione il rischio che i giovanissimi potessero diventare dipendenti dalla nicotina attraverso le sigarette elettroniche, ha detto Gottlieb, e proprio ora stiamo registrando un’epidemia esplosiva. Tesi quest’ultima sempre contestata – dati alla mano – da diverse ricerche empiriche.

UsaVaping giovanile sempre in primo piano nel dibattito nordamericano
L’American Heart Association rilancia l’allarme sul vaping giovanile. Lo spunto arriva dal Rapporto nazionale su guiovani e tabacco del 2018, pubblicato dal Center for Disease Control and Prevention (il Centro di controllo e prevenzione delle malattie), secondo il quale in un anno è aumentata la popolarità della sigaretta elettronica fra i giovanissimi. I risultati mostrano che nel 2018 4,9 milioni di studenti delle scuole medie e superiori risultavano consumatori di alcuni tipi di prodotti del tabacco, un aumento rispetto ai 3,6 milioni del 2017. Oltre 3,5 milioni di giovani si sono invece dichiarati utilizzatori di sigarette elettroniche: 1,5 milioni in più rispetto al 2017.

UsaDanni cardiovascolari e ai polmoni ridotti con il vapore dell’ecig
Il vapore della sigaretta elettronica riduce i danni cardiovascolari e polmonari rispetto alla sigaretta tradizionale. Lo sostiene uno studio appena presentato a Baltimora, nel Maryland, nel corso del congresso annuale della Society of Toxicology. Lo studio è stato condotto da Philip Morris International in collaborazione con Altria Group, la holding di cui fa parte Philip Morris Usa ed ha osservato gli effetti sui topi dei vapori di ecig con e senza nicotina e con e senza aromi. I dettagli della ricerca nell’articolo su Sigmagazine.

Il vapore di sigaretta elettronica riduce danni cardiovascolari e polmonari

CanadaMulte per chi fuma (anche per finta) sul palcoscenico dei teatri
Tre compagnie teatrali sono state sanzionate in Canada perché gli attori avevano fumato sul palcoscenico durante le scene. Il divieto di fumo in scena è stato adottato dalle autorità canadesi con l’obiettivo di evitare ogni possibile pubblicità al tabacco (anche indiretta), tanto è vero che l’interdizione vale anche nel caso che gli attori facciano finta di fumare. I direttori artistici dei teatri hanno annunciato ricorso e sostengono che l’utilizzo di sigarette in scena non costituisce una pubblicità al consumo di tabacco ma risponde a esigenze artistiche. Sigmagazine si è occupata di questa curiosa vicenda.

Multe agli attori teatrali con la sigaretta: è pubblicità al tabacco

GermaniaVerso l’accordo su limitazioni e divieti per pubblicità del tabacco
I partiti della maggioranza sono vicini all’accordo su un’integrazione alla legge contro il fumo che recepirà le ultime direttive dell’Organizzazione mondiale della sanità in materia. Le novità riguardano pubblicità e promozione. Sarà vietato ogni tipo di pubblicità all’esterno che possa in qualche modo richiamare le sigarette, verrà limitata la proiezione di spot sul tabacco nei cinema e saranno contingentate le promozioni con distribuzione gratuita di sigarette, come ancora avviene in alcuni club o in occasione di eventi. Le proposte sono state elaborate dal gruppo Cdu/Csu e attendono il consenso dei partner di governo dell’Spd.

MaroccoLa stampa riporta l’attenzione sullo scandalo delle sigarette svizzere
La notizia è quella riportata qualche mese fa sulle sigarette prodotte in Svizzera da diverse multinazionali del tabacco per il mercato africano, con contenuti di nicotina, monossido di carbonio e catrame superiori rispetto a quelle prodotte e vendute in Europa. Venne lanciata grazie a un reportage giornalistico premiato dall’Ong Public Eye e Sigmagazine ne diede ampia divulgazione. Ora il tema è tornato di attualità sul quotidiano online magrebino Le Monde Arabe, che tiene alta l’attenzione su un tema così scabroso che pare non aver avuto eco adeguata, né aver prodotto conseguenze in Europa. Tanto che il giornale parla di neocolonialismo giocato sulla salute dei Paesi più vulnerabili e denuncia le azioni delle multinazionali per impedire in Africa legislazioni che difendano i cittadini da pratiche dannose. E anche Sigmagazine, questa settimana, ha voluto riproporre il caso all’attenzione dei lettori europei.

Sigarette elettroniche, anche l’Africa merita la riduzione del danno da fumo

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