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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dall’11 al 17 giugno

Nuove revisioni di studi, questa volta da Cina e Canada, confermano l'efficacia della sigaretta elettronica per smettere di fumare. Intanto all'Europarlamento si scontrano visioni opposte, mentre le associazioni francesi lanciano l'iniziativa "Merci la vape".

CinaStudio: la sigaretta elettronica è il metodo più efficace anche per chi ha un alto rischio di cancro al polmone
La sigaretta elettronica è il metodo più efficace per smettere di fumare anche per le persone ad alto rischio di cancro al polmone che effettuano uno screening precoce. È quanto sostiene una revisione e meta-analisi di studi controllati randomizzati pubblicato su Archives of Public Health e condotta da un team di ricercatori cinesi, coordinati da Simin Huang e Oufeng Tang, rispettivamente della Fujian University of Traditional Chinese Medicine di Fuzhou e della Sichuan University di Chengdu. Il lavoro, intitolato “Effectiveness of smoking cessation on the high-risk population of lung cancer with early screening: a systematic review and meta-analysis of randomized controlled trials until January 2022” aveva come obiettivo quello di riassumere le evidenze scientifiche relative agli effetti e alla sicurezza degli interventi per smettere di fumare sul tipo di popolazione presa in esame, appunto quella ad alto rischio di tumore polmonare. Le modalità della ricerca sono illustrate nel link all’articolo di Sigmagazine. Qui è importante sintetizzare il risultato, per come lo hanno scritto gli autori: “I risultati di questa revisione sistematica dimostrano che gli interventi per smettere di fumare sono efficaci per i fumatori ad alto rischio di cancro ai polmoni a lungo termine che partecipano allo screening precoce. Le sigarette elettroniche sono il migliore fra questi interventi, seguite quelli individualizzati”.

E-cig metodo più efficace per le persone con alto rischio di cancro al polmone

 

CanadaRevisione: l’e-cig con nicotina è lo strumento più efficace per smettere di fumare
Ancora una revisione di studi a conferma che le sigarette elettroniche con nicotina sono più efficaci per smettere di fumare delle terapie tradizionali sostitutive. Con questo termine si intendono gomme, cerotti e altri prodotti con nicotina o counseling comportamentale. A realizzarlo un gruppo di ricercatori canadesi del Jewish General Hospital/McGillis University di Montreal, coordinati da Mark J. Eisenberg. Lo studio si intitola “Efficacy and Safety of E-Cigarette Use for Smoking Cessation: A Systematic Review and Meta-Analysis of Randomized Controlled Trials” ed è tecnicamente una revisione sistematica e meta-analisi di studi randomizzati controllati. Gli studiosi hanno cercato nei database Cochrane Central, Embase e Medline studi randomizzati controllati pubblicati fra il 2013 e il 2020, selezionando cinque lavori con follow-up di almeno 22 settimane e uno con follow-up di un anno. Lasciando gli approfondimenti sulla metodologia all’articolo linkato su Sigmagazine, in questa sede è importante evidenziare i risultati. L’uso della sigaretta elettronica con nicotina era associato a una maggiore astinenza sia a sei mesi che al punto maggiore di follow-up rispetto alle terapie convenzionali per smettere di fumare. Le e-cig con nicotina erano associate a maggiore astinenza dal fumo anche rispetto a quelle senza, che però erano comunque più efficaci delle terapie convenzionali. In più, al massimo del follow-up, tutti gli studi presi in esame hanno riportato una bassa incidenza di effetti avversi gravi o di morte. Dunque, se volete davvero smettere di fumare la strada del vaping promette di essere la più efficace di tutte. Lo studio è stato pubblicato su The American Journal of Medicine.

Sigaretta elettronica con nicotina più efficace per smettere di fumare

 

CanadaUn film già visto va di scena in Quebec, dove il prossimo divieto di aromi darà spinta al contrabbando
Un divieto che rischia di gonfiare il mercato illegale e di penalizzare i fumatori che hanno abbandonato la sigaretta di tabacco per la meno dannosa sigaretta elettronica. Un film già visto sta per riproporsi in Quebec, dove il governo ha di recente annunciato l’intenzione di vietare la vendita di tutti i prodotti aromatizzati per e-cig, limitare la capacità di capsule e usa e getta a 2 millilitri e limitare la capacità dei contenitori di e-liquid a 30 ml, con le modifiche che potrebbero entrare in vigore questo autunno o all’inizio del 2024. La giustificazione è sempre la stessa, messa a disposizione in maniera acritica dai gruppi lobbistici sempre molto attivi: la tutela dei minori, attratti dagli aromi. Nonostante le prove che le sigarette elettroniche siano il mezzo più efficace per uscire dal fumo, il governo ha quindi deciso di definire illegale oltre il 90% dei liquidi da svapo attualmente utilizzati. Il Quebec conta 400.000 vaper, la maggior parte ex fumatori, le cui aspettative di vita sono state allungate passando a un prodotto a basso rischio. Enormi diminuzioni del tasso di fumatori sono state registrate tra gli adolescenti e tra i ventenni negli ultimi cinque anni. Ma il nuovo divieto probabilmente arriverà lo stesso. Con le conseguenze già viste altrove: il settore legale vedrà una massiccia contrazione, la maggior parte dei negozi di svapo chiuderà e il contrabbando avrà un nuovo incentivo, come accaduto tre anni fa, quando la Nuova Scozia impose una forte tassa di consumo e aromi vietati.

Ue Sigaretta elettronica protagonista di due iniziative di segno opposto al Parlamento europeo
Segnali di confronto dal Parlamento europeo. Anzi di scontro, come si conviene a una democrazia, seppure distante come quella che si svolge nelle ovattate aule di Strasburgo e Bruxelles. Due notizie, in rapida successione. La prima riguarda il sospetto conflitto di interessi sollevato dall’eurodeputata svedese Sara Skyttedal, che ha denunciato l’assegnazione, lo scorso gennaio, di un appalto da 3 milioni di euro per servizi di ricerca relativi all’attuazione delle politiche del controllo del tabacco del tabacco all’unico candidato, un consorzio composto dalla European Network for Smoking Prevention (Ensp), l’Università di Creta e Open Evidence. Uno dei membri del consorzio, la European Network for Smoking Prevention, ha posizioni ostili ai nuovi prodotti di riduzione del danno, lamenta la deputata svedese che solleva dubbi anche sull’unica candidatura. La seconda, di segno opposto, si riferisce a una interrogazione rivolta alla Commissione europea di un eurodeputato italiano, Gianantonio Da Re, che chiede quali misure si intendano prendere affinché la vendita di sigarette elettroniche sia oggetto di un controllo più rigoroso. Il parlamentare fa ampio uso di riferimenti alla sigaretta elettronica, in particolare le monouso, come strumento che spinge i giovani ad avvicinarsi al consumo di nicotina per poi passare al fumo tradizionale. L’unico vantaggio della sua interrogazione è che dalla risposta della commissaria alla salute Kyriakides, attesa entro trenta giorni, si capirà l’indirizzo politico e le intenzioni dell’Europa in merito al futuro della sigaretta elettronica.

Conflitto d’interesse nelle politiche dell’Unione europea per la sigaretta elettronica?

Sigarette elettroniche e minori, la Lega chiede più controlli

Francia“Merci la vape”, l’iniziativa comune delle associazioni del vaping per promuovere la riduzione del danno
“Merci la vape” è il nome dell’iniziativa avviata dalle associazioni di produttori, rivenditori e consumatori di sigarette elettroniche per illustrare e promuovere le strategie di riduzione del danno. Aiduce, Sovape, La vape du coeur e Fivape hanno unito le forze con chiari obiettivi: contrastare il divieto degli aromi e la tassazione dei liquidi, denunciare la disinformazione e far cessare la denigrazione istituzionale, soprattutto da parte delle organizzazioni sanitarie. Il primo strumento sarà una petizione, per la quale è già iniziata la raccolta delle firme con la speranza di raggiungere la quota di centomila, quindi seguirà un sondaggio sulle abitudini e i consumi che sfocerà in un libro bianco sul vaping destinato a legislatori, membri del governo e a tutti i decisori nazionali sui temi di salute pubblica, finanza e sicurezza. Social network, media di settore e negozi specializzati saranno i canali di diffusione dell’iniziativa.

Associazioni unite per la sigaretta elettronica: obiettivo 100mila firme

 

Russia – Non solo guerra, Putin firma la legge sul tabacco
Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato una nuova legge sul tabacco, preparata dal Ministero delle finanze, quindi approvata dalla Duma di Stato il 1° giugno e dal Consiglio della federazione il 7 giugno. La normativa richiede la licenza di produzione, importazione di tabacco, prodotti contenenti nicotina e materie prime. Obbliga inoltre i produttori a registrare i propri macchinari e a mettere fuori servizio qualsiasi attrezzatura inutilizzata. Sebbene la legge non richieda ai rivenditori di ottenere licenze, vieti la vendita al dettaglio di prodotti del tabacco e prodotti contenenti nicotina non confezionati per il consumatore e imponga restrizioni alla circolazione dei prodotti. La legge entrerà in vigore il 1° settembre 2023, mentre i commi che introducono le licenze entreranno in vigore il 1° marzo 2024.

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