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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 12 al 18 novembre

Nonostante il rinvio al prossimo anno, continuano a far discutere modalità e priorità della prossima Cop10. Intanto dall'Onu un dato che fa riflettere: i giocattoli inquinano più delle sigarette elettroniche.

PanamaDopo il rinvio della Cop10, nuove date e vecchie (cattive) abitudini: i consumatori del vaping restano esclusi dall’incontro
Il rinvio della Cop10 al prossimo anno (a causa delle violente proteste ambientaliste che stanno interessando il paese latino-americano) non modifica l’ostracismo dell’Oms nei confronti dei vaper. I consumatori di sigarette elettroniche e di altre alternative meno dannose infatti non saranno ammessi alla Cop10, quando questa si terrà. Saranno dunque esclusi da un incontro che influenzerà la direzione futura delle politiche internazionali di controllo del tabacco e che, si prevede, porterà a misure per ridurre l’accesso a prodotti a base di nicotina più sicuri. Del tema si è occupato il documento informativo pubblicato dal Global State of Tobacco Harm reduction (Gsthr), da cui emerge il rammarico che “l’esperienza che i difensori dei consumatori possono condividere è fondamentale per scienziati, regolatori e politici” e dunque “dovrebbe essere centrale nelle discussioni a livello nazionale o internazionale sulla futura disponibilità e regolamentazione dei nuovi prodotti più sicuri”. Così invece non sarà. Un controsenso, denuncia il Gsthr: quando si discute di limitare l’accesso ai prodotti a danno ridotto, i gruppi di difesa dei consumatori dovrebbero poter intervenire e dare voce alla loro posizione, chiedendo una regolamentazione adeguata.

Il controsenso dei consumatori di sigarette elettroniche esclusi dalla Cop10

 

PanamaL’Oms conferma le sigarette elettroniche nel mirino della Cop10: priorità alla loro regolamentazione
E saranno proprio i nuovi prodotti emergenti, tra cui le sigarette elettroniche, a essere al centro del confronto della Cop10, quando sarà fissata la nuova data. Lo ha fatto sapere Adriana Blanco Marquizo, capo del segretariato della Convenzione quadro per il controllo del tabacco (Fctc) dell’Oms nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nel quartier generale dell’Organizzazione mondiale di sanità a Ginevra. Priorità saranno dunque la regolamentazione dei prodotti a rischio ridotto e le proposte per creare regole più rigorose e linee guida sanitarie per governarne l’uso. L’Oms si dice molto preoccupata per la diffusione di sigarette elettroniche e riscaldatori di tabacco fra i minori, affermando che non vi sono prove della sicurezza del loro uso a lungo termine. La posizione dell’organizzazione internazionale non è naturalmente una sorpresa, il suo ostracismo nei confronti delle politiche di riduzione del danno è noto da sempre. Ma bisognerà anche vedere quanto i Paesi favorevoli alla riduzione del danno da fumo saranno in grado di far valere le loro posizioni. Un approfondimento sui contenuti della conferenza stampa, sulle reazioni internazionali e in generale su quanto si muove attorno alla Cop10 dopo il suo rinvio nell’articolo di approfondimento di Sigmagazine.

Cop10, priorità alla regolamentazione delle sigarette elettroniche

 

Gran BretagnaCochrane avvia revisione permanente su svapo giovanile, ma per ora nessuna risposta sui metodi per allontanarli dal vaping
La scienza non fornisce al momento ancora una risposta su quali metodi possano risultare più efficaci ad allontanare i minori dal vaping. È la conclusione cui è giunta la nuova revisione sistematica Cochrane che ha passato al setaccio la letteratura scientifica proprio con lo scopo di individuare quali interventi e in quale misura sono efficaci per prevenire o far cessare l’uso della sigaretta elettronica fra bambini e adolescenti dai 19 anni in giù. Il nuovo lavoro si intitola “Interventions to prevent or cease electronic cigarette use in children and adolescents” e sarà una “living review”, quindi di una revisione permanente. Come per quella sull’efficacia della sigaretta elettronica, i ricercatori cercheranno ogni mese nuovi studi e pubblicheranno aggiornamenti quando riterranno di avere nuove prove scientifiche rilevanti. Per il momento però la ricerca non ha dato alcun esito. Al primo maggio del 2023 Cochrane non ha trovato nessuno studio randomizzato controllato che rispondesse ai suoi criteri di selezione. Dei 110 studi visionati solo 22 potrebbero essere idonei per un futuro aggiornamento, ma al momento sono ancora in corso. L’iniziativa di Cochrane – scrive proprio Sigmagazine nella sua analisi – per quanto al momento non ancora conclusa, ha comunque il merito di evidenziare una lacuna nella ricerca scientifica e sarà certamente utile per darle un indirizzo. Cochrane, infatti, rappresenta il gold standard nella ricerca.

Nuova revisione Cochrane su sigaretta elettronica e uso giovanile

 

SloveniaVerso il divieto di liquidi aromatizzati nelle sigarette elettroniche: sarà l’ottavo paese europeo
La Slovenia si avvia a essere l’ottavo paese europeo (e il settimo membro dell’Unione Europea) a introdurre il divieto di vendita di liquidi per sigarette elettroniche con aromi diversi dal tabacco e dal mentolo. Un apposito emendamento è stato presentato dal governo di Lubiana e verrà a breve discusso dal parlamento. La scontata approvazione della legge renderà attuale la norma. La restrizione si applicherebbe sia ai liquidi contenenti nicotina che quelli senza. L’ipotesi slovena vieterebbe inoltre tutti gli aromi caratterizzanti anche nelle stick dei riscaldatori di tabacco, mentolo compreso. Secondo il rapporto Global State of Tobacco Harm Reduction di Knowledge-Action-Change, è di circa 26.200 il numero dei consumatori di sigarette elettroniche nel paese centro-europeo. La Slovenia ha una tassa sui liquidi per sigarette elettroniche molto più alta rispetto a quella italiana. Ulteriori dettagli nell’articolo di Sigmagazine.

Sigarette elettroniche, la Slovenia vieta i liquidi aromatizzati

 

Stati Uniti – Research letter: la sostituzione del vaping al fumo nei giovani è una buona notizia per la salute pubblica (e per la loro)
La sigaretta elettronica sta sostituendo il fumo delle sigarette a combustione tra i giovani americani, il che si configura come una sensibile riduzione del danno provocato dal tabacco. È il dato emerso da una research letter intitolata “Shift From Smoking Cigarettes to Vaping Nicotine in Young Adults”. Gli autori sono tutti della Medical University of South Carolina e dell’Holling Cancer Center dello stesso ateneo, e sono stati coordinati da Brandon T. Sanford. I ricercatori hanno analizzato i dati dal 2013 al 2021 del Population Assessment of Tobacco and Health (Path), l’indagine longitudinale nazionale sul tabacco, relativi ai cosiddetti giovani adulti (fra i 18 e i 24 anni). La prevalenza di chi ha mai fumato è passata dal 53,2% del 2013 al 35,2% del 2021, mentre nello stesso periodo quella di chi ha usato l’e-cigarette è aumentata dal 32% al 52,7%. La tendenza si ripete anche nell’uso consolidato: i fumatori sono diminuiti dal 19,6% al 6,1%, gli svapatori son passati dal 3,8% al 14,5%. “Questi dati rivelano un cambiamento nel consumo di tabacco tra i giovani adulti, con un consumo di sigarette al minimo storico, che ha un significato positivo per la salute pubblica”, hanno commentano gli autori, aggiungendo tuttavia che l’uso della sigaretta elettronica è più elevato (14,5%) rispetto a quanto riportato in precedenza (11%). La research letter è stata pubblicata su Jama Internal Medicine. Molti ulteriori dettagli sono riportati nell’approfondimento di Sigmagazine, che riporta anche i commenti di esperti sanitari americani e britannici impegnati sui temi della riduzione del danno.

La sigaretta elettronica sta allontanando dal fumo i giovani adulti

 

GlobalAnalisi delle Nazioni Unite: rifiuti elettronici, i giocattoli 77 volte più inquinanti delle sigarette elettroniche
I giocattoli contribuiscono a incrementare l’inquinamento da rifiuti elettronici in misura molto maggiore rispetto alle sigarette elettroniche. Lo rivela un’analisi delle Nazioni Unite resa nota in occasione della Giornata internazionale dei rifiuti elettronici. Secondo questa ricerca, ogni anno vengono gettati via 9 miliardi di chilogrammi di cosiddetti rifiuti elettronici “invisibili”, per un valore di quasi 12 miliardi di euro e i giocattoli contribuiscono 77 volte di più alla produzione di rifiuti elettronici invisibili nel mondo rispetto alle sigarette elettroniche, che secondo le stime dell’Onu rappresentano 42 milioni di chilogrammi all’anno, ovvero circa 844 milioni di pezzi.

Report Nazioni Unite: giocattoli più inquinanti delle sigarette elettroniche

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