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È lungo 13 pagine e contiene 40 riferimenti alla letteratura scientifica il contributo che l’associazione francese dei consumatori di sigarette elettroniche Sovape ha inviato alla consultazione pubblica sulla Direttiva 2014/40/Ue (Tpd) aperta dalla Commissione europea alla fine di maggio. Come è noto, le istituzioni di Bruxelles hanno in corso la revisione della Direttiva sui prodotti del tabacco, che regolamenta anche quelli del vaping. A questo scopo ha chiesto ai cittadini, ai portatori di interesse e alle associazioni un parere sul quadro normativo attualmente in vigore.
L’attiva associazione francese non ha quindi perso l’occasione di “fornire solide prove scientifiche – si legge nel comunicato stampa – che dimostrino il successo dei prodotti di vaporizzazione in tutto il mondo nel ridurre i rischi del fumo”. “Che si tratti di studi sulla popolazione, studi clinici, rapporti delle autorità sanitarie o persino dati dell’Eurobarometro – aggiunge Sovape – tutti dimostrano l’importanza che l’uso dell’e-cigarette riveste nel percorso dei fumatori verso la cessazione del fumo”. I consumatori d’Oltralpe sottolineano che è necessario ricorrere a prove scientifiche solide e di alta qualità, sottolineando la quantità di studi e dati che ogni anno vengono pubblicati. E invitando la Commissione europea non solo ad adottare un approccio pragmatico che valuti non solo i rischi ma anche i benefici del vaping, la esortano ad operare “una selezione molto rigorosa dei riferimenti scientifici, con un controllo particolare su quelli che potrebbero essere proposti da organizzazioni che non nascondono il loro scetticismo sulla sigaretta elettronica in particolare e sulla riduzione del rischio in generale”.
Sovape riassume in quattro chiari punti le raccomandazioni che ha rivolto alla Commissione europea nel suo contributo:
- Effettuare una reale valutazione di rischi e benefici dei prodotti del vaping in relazione ai rischi scientificamente accertati associati al fumo ed effettuare una vera revisione dei dati scientifici oggi disponibili sui benefici dei prodotti da svapo, andando ben oltre l’approccio molto limitato e restrittivo del Rapporto Scheer ;
- effettuare una valutazione reale, obiettiva e scientificamente fondata dell’efficacia degli ausili per smettere di fumare, senza ignorare i dati essenziali dell’Ue;
- considerare l’importanza dell’uso di prodotti aromatizzati (cioè con gusti diversi dal tabacco) per gli adulti sulla base dei dati disponibili nell’Ue;
- attuare, a seguito dell’adozione del Rapporto Beca da parte del Parlamento europeo, il principio della riduzione del rischio nel controllo del tabacco.
L’associazione francese conclude il suo comunicato invitando l’intera comunità scientifica e i consumatori di sigarette elettroniche a mobilitarsi, inviando un loro contributo alla Commissione europea. Ricordiamo che la consultazione rimarrà aperta fino alla mezzanotte del 17 giugno e che tutti possono partecipare sia a titolo individuale che in rappresentanza delle proprie organizzazioni o del proprio gruppo d’interesse. Per farlo è sufficiente collegarsi all’apposita pagina web e registrarsi. Nel momento in cui scriviamo, si contano 18982 commenti, il 16% per dei quali provenienti dall’Italia.