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Vapitaly 2016, inizia il conto alla rovescia

di Stefano Caliciuri Dopo il grande successo della prima edizione, torna in Italia la fiera internazionale del vaping: Vapitaly. La manifestazione si terrà nuovamente a Verona ma questa volta durerà un giorno in più, tre giorni anziché due. Sabato 28 e domenica 29 maggio l'ingresso sarà libero per tutti, mentre lunedì 30 maggio soltanto gli operatori del settore potranno accedere al padiglione centrale di VeronaFiere. Mosè Giacomello, presidente di Vapitaly, è nel pieno dell'attività organizzativa. E anche questa volta sceglie le pagine di Sigmagazine per annunciare le novità. Il sito ufficiale è stato rinnovato e a breve apriranno anche le preregistrazioni on line. "Anche quest'anno i visitatori potranno ricevere il biglietto d'ingresso nella mail personale. Ma ci sarà una sorpresa che sveleremo non appena apriremo le iscrizioni". Stesso format dell'anno scorso oppure qualcosa cambierà? "Ci siamo caratterizzati per essere stati una fiera "pulita", originale ma sobria allo stesso tempo. Continueremo su questa linea anche se, vedrete, ci sanno un paio di sorprese che a tempo debito saranno svelate. In questi giorni stiamo mettendo a punto l'intera macchina organizzativa e siamo in pieno confronto con gli espositori. Ancora qualche giorno e piano piano diremo tutto ciò che c'è di nuovo rispetto la scorsa edizione. E non sarà poco". Il conto alla rovescia è iniziato.

DROPLETS – Particelle di notizie allo stato liquido

a cura di FalconEye Secondo l’optometrista inglese Nigel Best le ecig potrebbero causare la perdita della vista. Sollievo tra i vaper: potranno tranquillamente riprendere le “attività manuali” che per lungo tempo sono state considerate la causa della cecità. Come dire: dall’e-cig all’e-pipp. Ancora irrisolto il mistero del Quickie: è Italiano o Americano? Mah… Forse è Svizzero. Come la Nestlé. Fontem Ventures: dopo la grande crescita nel mercato italiano, JAI diventa BLU. Effetto del troppo viagra? Il Cav. Risso (Pres. FIT) ha tuonato contro le pesanti sanzioni che colpiranno i tabaccai sorpresi a vendere sigarette ai minori. Avete capito bene: Risso difende i tabaccai che commettono un reato. E’ proprio vero: non tutte le associazioni di categoria sono uguali. Qualcuno sta cercando un’auto usata. Possiamo suggerire un’ottima autofficina in zona Roma-Monteverde. Ha creato più panico il comunicato stampa dei Carabinieri ed il sequestro del magazzino oppure l’annuncio della prossima riapertura? Ah, saperlo… Si fa sempre più intensa la campagna dei vaper inglesi a favore dell’uscita dall’UE per protesta contro la TPD. Per solidarietà, vaper ed operatori italiani hanno deciso di intasare Facebook fino a provocarne il blocco. Il parlamento australiano ha deciso di ascoltare il proessor Polosa sul tema Sigarette Elettroniche. Nel frattempo, il parlamento italiano è impegnato a dichiarare guerra ad Aliexpress (gruppo Alibaba). Il 9 Marzo era il “No Smoking Day”. Panico tra i sigarettosi.

Un nuovo Sigmagazine al servizio dei vapers

di Barbara Mennitti Ce l'avete sotto gli occhi: Sigmagazine ha un vestito nuovo. Dopo 11 mesi di pubblicazioni quotidiane ci sembrava che fosse arrivato il momento di indossare l'abito buono, di dare una veste grafica più dinamica e accattivante al nostro prodotto, in grado di valorizzare la velocità degli aggiornamenti. L'home page è pulita e di agile consultazione, gli articoli sono raggruppati per categorie e quindi facilmente rintracciabili, mentre gli aggiornamenti compaiono sempre in apertura. Speriamo così di migliorare la vita dei nostri lettori. Ma non è tutto. Il nuovo sito è anche un regalo che ci siamo fatti per festeggiare il fatto che da dicembre 2015 Sigmagazine è diventata la prima testata giornalistica registrata ad occuparsi del mondo dello svapo. Per noi è un bellissimo traguardo, reso possibile dal fatto che sulle nostre pagine digitali scrivono professionisti dell'informazione che hanno superato un esame di Stato davanti a un magistrato, che conoscono e rispettano le leggi sulla stampa e le norme deontologiche del loro ordine professionale. Questo rappresenta una garanzia per tutti i lettori. Ci sembra giusto in questa circostanza chiarire anche una questione che ci sta molto a cuore. Siamo abituati alle critiche, alle lezioni di giornalismo impartite con il ditino alzato, alle accuse fantasiose o spesso anche banalissime. È il mondo della comunicazione 2.0 e noi lo accettiamo e ne facciamo parte, consci di aver agito sempre secondo le regole della nostra professione. Recentemente però dobbiamo aver pestato qualche callo dolente. Tanto che qualcuno ha ritenuto di onorarci dell'evergreen più trito e consunto del nostro Paese: il complotto. "Chi c'è dietro Sigmagazine? Chi è il mandante degli articoli?", è la domanda che è stata spammata in ogni dove, alludendo al fatto che saremmo eterodiretti al servizio di chissà chi. La risposta è molto semplice: dietro Sigmagazine ci sono solo dei giornalisti che hanno scelto di unire professione e passione per lo svapo. E lo abbiamo scelto anche per un motivo: non vogliamo padroni, né buoni né cattivi. Potrà sembrare ingenuo, romantico, persino eccentrico, ma così è. Fatevene una ragione. Particolarmente sgradevole è che chi ha fatto queste illazioni – assicurando persino di sapere chi sia il nostro mandante – sa benissimo come stanno le cose nella realtà. Sa che dietro Sigmagazine non c'è nessun mandante, nessun interesse di parte e nessuna tesi precostituita. Probabilmente dovrebbe consolarci pensare che si ricorre a falsità – sapendo che di questo si tratta - perché non si è in grado di confrontarsi sul piano della verità. Ma non ci consoliamo, perché queste macchine del fango de noantri, questo screditare il lavoro altrui, questi metodi non rientrano nella nostra cultura. Tanto dovevamo dire su una questione cui, francamente, abbiamo dedicato anche troppo spazio e tempo. Senza perderne altro, allora, ci ributtiamo nel vaping, nelle novità e nei resoconti: buone letture e grazie ancora a tutti.