L'attualità quotidiana sulla sigaretta elettronica

SVAPOWORLD – Notizie internazionali dall’11 al 17 ottobre

Cochrane promuove la sigaretta elettronica nella sua nuova revisione e medici tedeschi e argentini incalzano i rispettivi governi per un'apertura allo strumento di riduzione del danno. Intanto per la prima volta calano i consumatori in Gran Bretagna e in Irlanda si apre un nuovo fronte anti e-cig. Ethra, l'associazione dei consumatori, lancia un sondaggio in vista della nuova Tpd.

Gran Bretagna – Revisione Cochrane: l’e-cig strumento più efficace per stop al fumo
La sigaretta elettronica si va affermando come lo strumento più efficace nelle strategie di abbandono del fumo rispetto ad altri metodi di assunzione alternativa di nicotina, come cerotti e gomme, o ai supporti comportamentali. È quanto emerge dalla revisione sistematica pubblicata da Cochrane Collaboration, il network internazionale con sede a Londra che raccoglie, valuta e sintetizza le evidenze scientifiche sui temi sanitari. Rispetto alla revisione precedente del 2016, quella attuale ha a disposizione 50 studi, 35 dei quali nuovi. Scopo del lavoro è la valutazione di effetti e sicurezza dell’uso della sigaretta elettronica per aiutare i fumatori a smettere di fumare a lungo termine e degli eventuali effetti collaterali. I risultati, così come riassunti dalla stessa Cochrane, indicano che “probabilmente più persone smettono di fumare per almeno sei mesi usando la sigaretta elettronica che usando gomme e cerotti o e-cigarette senza nicotina. Su Sigmagazine l’approfondimento sulla revisione, che costituisce un ulteriore passo avanti nella considerazione dell’e-cig come strumento di lotta al fumo e le reazioni positive da parte della comunità scientifica.

Nuova revisione Cochrane: la sigaretta elettronica può aiutare a smettere di fumare

Revisione Cochrane, soddisfazione degli scienzati pro sigaretta elettronica

 

Irlanda – Revisione Hrb: dubbi sull’utilità dell’e-cig nelle strategie antifumo
A un risultato completamente opposto rispetto a Cochrane giunge invece la revisione sulle sigarette elettroniche dell’Health Research Board (Hrb), l’agenzia che produce documenti che indirizzano la rotta delle politiche sanitarie del Ministero della salute di Dublino. Secondo l’Hrb l’e-cig non è più efficace delle terapie sostitutive a base di nicotina approvate come strumento per affrancarsi dal fumo e la sua “sicurezza dopo 12 mesi è sconosciuta”Inoltre, l’uso della sigaretta elettronica spingerebbe gli adolescenti verso il tabacco: una riproposizione della teoria gateway, sempre più smentita da studi empirici ma evidentemente dura a morire. Ma come segnala l’articolo sul tema di Sigmagazine, l’offensiva contro l’e-cig in Irlanda coinvolge anche altri fronti: sul tavolo richieste di bandire gli aromi e istituire una tassa specifica.

Irlanda, il futuro della sigaretta elettronica è a rischio

 

Germania – Isff Francoforte: e-cig, politiche conseguenti nelle strategie antifumo
Convincere politici e operatori sanitari ad abbandonare lo scetticismo sulla sigaretta elettronica e a intraprendere strategie conseguenti nella lotta al fumo. È uno degli spunti forniti dal terzo convegno tematico organizzato dall’istituto sulle dipendenze di Francoforte (Institut für Suchtforschung Frankfurt am Main, Isff), che si è tenuto rigorosamente online, in osservanza delle regole anti-covid. Un’intera giornata dedicata al confronto tra i maggiori esperti da Germania, Austria e Svizzera, da Tobias Rüther medico specialista in psichiatria e psicologia dell’Uniklinikum di Monaco, a Martin Storck chirurgo cardiovascolare allo Städtisches Klinikum di Karlsruhe, da Ute Mons docente di epidemiologia cardiovascolare a Colonia a Bernard-Michael Mayer, docente di farmacologia all’Università di Graz, a Wolfram Windisch pneumologo alla Lungenklinik di Colonia. A tirare le fila di questa edizione digitale Heino Stöver, direttore dell’Isff e pioniere delle campagne per l’utilizzo dell’e-cig nell’area tedescofona.

Documento dei medici tedeschi per una svolta sulle sigarette elettroniche

 

Argentina – Appello al governo: la sigaretta elettronica nelle terapie antifumo
Un appello a favore dell’impiego della sigaretta elettronica nelle terapie antifumo è arrivato dal Centro di ricerca sulle malattie non trasmissibili (Cienta), nell’ambito della campagna a favore di un’Argentina senza fumo entro il 2040. Marta Angueira, cardiologa specializzata in cessazione del fumo e presidente del Cienta, ha chiesto al governo di impegnarsi per tale obiettivo, puntando anche all’utilizzo di strumenti alternativi per i fumatori che non riescono a fare a meno della sigaretta. Per questo particolare segmento di popolazione può essere decisivo consigliare l’uso di sigarette elettroniche, cerotti alla nicotina e gomme da masticare e persino farmaci approvati per smettere di fumare. L’Argentina dovrebbe seguire il modello britannico, che sponsorizza l’uso della sigaretta elettronica, o quello svedese, che punta sullo snus, per giungere entro il 2040 con la percentuale di fumatori non superiore al 5% (smoking free). Attualmente fuma il 22,2% degli argentini, un dato in calo (ma non troppo) rispetto a 15 anni fa quando fumava il 29,7%. Per Angueira l’e-cig può dare una grande mano.

L’Argentina apre alla sigaretta elettronica per smettere di fumare

 

Gran Bretagna – Per la prima volta cala il numero dei vaper
Per la prima volta diminuisce in Gran Bretagna l’uso della sigaretta elettronica. Lo ha reso noto il rapporto che riassume di dati dell’indagine annuale Smokefree GB, condotta da YouGov per conto di Ash sui cittadini maggiorenni. I consumatori sono passati dal 7,1% della precedente rilevazione al 6,3% della popolazione adulta. In totale i vaper sono 3,2 milioni, 400mila in meno rispetto alla rilevazione del 2019. Da notare che l’edizione 2020 del documento comprende anche i risultati di sondaggi condotti a febbraio e a marzo di quest’anno. L’analisi più approfondita dei dati e le ipotesi attorno ai motivi che hanno determinato questa battuta d’arresto nell’analisi di Sigmagazine.

In Gran Bretagna per la prima volta diminuiscono i consumatori di e-cig

 

Unione Europea – Il sondaggio di Ethra sulle abitudini di consumo dei vapers europei
Ethra, l’organizzazione che raccoglie 22 associazioni europee di consumatori di prodotti con nicotina a rischio ridotto, ha lanciato un sondaggio riservato ai consumatori adulti di prodotti del vaping per conoscere le abitudini di consumo e indagare le conseguenze pratiche che avrebbero alcune modifiche normative, attualmente sul tavolo. Lo scopo finale del sondaggio è di rappresentare al meglio le istanze degli utilizzatori presso le istituzioni europee, sia in vista della revisione della Direttiva europea sui prodotti del tabacco (Tpd), che della possibile adozione di una tassa comune a tutti i Paesi dell’Ue sui prodotti a rischio ridotto. Il questionario è stato realizzato grazie al lavoro volontario delle associazioni aderenti ad Ethra e al supporto dei suoi consulenti scientifici. Sigmagazine approfondisce gli argomenti trattati dal questionario e offre il link per coloro che volessero parteciparvi (tra le lingue c’è naturalmente anche l’italiano). Tempo fino al 31 dicembre di quest’anno.

Sigarette elettroniche, nuovo sondaggio fra i consumatori europei

 

Usa – Una nuova presidente per i piccoli produttori di liquidi
I piccoli produttori di liquidi per sigarette elettroniche si affidano alla combattiva Amanda Wheeler per difendere i propri interessi in una fase delicata della loro attività. Wheeler, essa stessa dirigente di una azienda di produzione di liquidi, è la neo presidente dell’American Vapor Manufacturers Association (Avm). L’organizzazione intende impegnarsi in attività di lobbying federale e fornire alle aziende test scientifici e consulenza in conformità alle normative vigente. E a Wheeler tocca dunque l’impegnativa sfida di rappresentare la parte più debole della filiera e consentirne la sopravvivenza nonostante la Pmta, l’autorizzazione preventiva alla vendita rilasciata dalla Food and Drug Administration, che però ha costi proibitivi proprio per i piccoli produttori.

Stati Uniti, una donna al vertice dei piccoli produttori di liquidi per sigarette elettroniche

 

Filippine – Conflitto di interessi per la Fda: ha accettato finanziamenti da gruppi stranieri
Denaro da the Union e Bloomberg Initiative, gruppi noti per essere finanziatori dei più agguerriti militanti contro la sigaretta elettronica negli Stati Uniti, proprio alla vigilia dell’emissione delle linee guida per la regolamentazione dei prodotti del vaping e del tabacco riscaldato. È quanto è avvenuto alla Food and drug administration delle Filippine, per ammissione di uno stesso funzionario dell’agenzia. La notizia è stata riportata dal Manila Standard. A sollevare il problema sul potenziale conflitto di interessi dell’agenzia governativa sono stati il vicepresidente della camera Deogracias Victor Savellano e la deputata Estrellita Suansing. Il finanziamento, è il sospetto dei due parlamentari, potrebbe aver influenzato la direzione politica delle raccomandazioni. E la vicenda è ancora più grave dal momento che le associazioni finanziatrici sono straniere. È stata chiesta l’istituzione di una commissione d’inchiesta parlamentare.

Filippine, bufera sulla Fda per finanziamento da gruppi stranieri anti-vaping

 

Usa – Studio: maggiori probabilità di smettere di fumare con l’uso quotidiano dell’e-cig
L’uso quotidiano della sigaretta elettronica favorisce l’addio al fumo, mentre il suo uso saltuario aumenta il rischio di ricadute. È il risultato cui giunge uno studio focalizzato sui giovani adulti americani compresi nella fascia di età tra i 18 e i 34 anni. Tale studio, dal titolo “Cigarette smoking and Ecigarette use among young adults in the United States: Findings from the 2016-18 behavioral risk factor surveillance system”, è stato realizzato da un team di ricercatori internazionale: Thierry Gagné del Dipartimento di ricerca di epidemiologia e salute pubblica dello Universtity College London, nel Regno Unito, Joseph G.L. Lee del Lineberger Comprehensive Cancer Center dell’Università dalla North Carolina, negli Usa, e Jennifer O’Loughlin della École de Santé Publique dell’Università di Montreal, in Canada. “Poiché esistono pochi metodi per la cessazione del fumo comprovati per i giovani adulti, è fondamentale considerare come un’opzione il potenziale delle sigarette elettroniche”, sostengono gli autori. La ricerca, che sarà pubblicata sul numero di febbraio 2021 della rivista Addictive Behaviors, conferma i risultati cui erano giunti precedenti studi non focalizzati però su questa particolare fascia d’età.

Con uso quotidiano dell’e-cig maggiori probabilità di smettere di fumare

 

Gran Bretagna – Manchester, durante il Covid i senzatetto aiutati con l’e-cig a smettere di fumare
A Manchester nel periodo più caldo della prima ondata di covid è stato lanciato un programma di aiuto ai fumatori senzatetto con il supporto della sigaretta elettronica. Tutto è cominciato in occasione del lockdown, quando le autorità locali hanno dovuto trovare alloggio in vari hotel a coloro che non avevano fissa dimora. Tra i senzatetto britannici il tasso di fumatori è altissimo, l’85%. Così un team della Greater Manchester Health and Social Care Partnership ha deciso di approfittare della particolare situazione per avviare una terapia di disaffezione dal tabacco con l’utilizzo dell’e-cigarette mirata a questa fascia particolarmente debole della popolazione. Il lavoro di supporto proseguirà anche man mano che i senzatetto abbandoneranno gli alloggi temporanei alla fine dell’emergenza pandemica.

Inghilterra, sigarette elettroniche ai senzatetto contro il covid-19

 

Gran Bretagna – Per ridurre gli incendi da sigaretta i vigili del fuoco suggeriscono di passare all’e-cig
Passare dalla sigaretta tradizionale a quella elettronica, oltre che far bene alla salute, riduce il rischio di incendi in casa. È il tono del motto con cui la London Fire Brigade (Lfb), i vigili del fuoco della capitale inglese, ha aderito alla campagna antifumo Stoptober, avviatasi in tutto il Paese con l’inizio del mese di ottobre. La questione è divenuta ancora più urgente in questa fase di pandemia. Durante il lockdown gli interventi della Fire Brigade londinese sono aumentati del 20%. E si teme che con l’arrivo dei mesi freddi autunnali e invernali e l’aumento del lavoro da casa la situazione non sia destinata ad alleggerirsi. E allora perché come fumatori non prendere in considerazione anche il rischio degli incendi e passare alla meno dannosa e meno pericolosa sigaretta elettronica?

Anche i Vigili del Fuoco suggeriscono di passare alla sigaretta elettronica

 

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