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SVAPOWORLD – Notizie internazionali dal 31 marzo al 6 aprile

Molti gli studi che questa settimana hanno rivelato dati interessanti sulla sigaretta elettronica. In Francia si parla di fine ingloriosa dell'industria del tabacco, destinata ad essere soppiantata dall'e-cig. E anche negli Usa calano le vendite di sigarette e salgono quelle dei vaporizzatori.

Gran BretagnaStudio: il vapore dell’e-cig è come l’aria che respiriamo
L’impatto del vapore della sigaretta elettronica non ha effetti citotossici sui tessuti delle vie respiratorie ed è similare a quello dell’aria che respiriamo. È il risultato di un test di laboratorio commissionato da Imperial Brands all’organizzazione di ricerca MatTek, che ha comparato gli effetti dell’aerosol prodotto dalle e-cigarette myblu sui tessuti del polmone e quelli di una sigaretta tradizionale. I dettagli dello studio, pubblicato sul numero di aprile della rivista Regulatory Toxicology and Pharmacology, in un articolo di Sigmagazine.

Il vapore della sigaretta elettronica non danneggia i tessuti polmonari

SvizzeraStudio: drastica riduzione dei radicali liberi nel vapore dell’ecig
Ancora uno studio sul vapore assorbito svapando che arriva invece dalla Svizzera, coordinato da Mikhail Shein e Gunnar Jeschke del Politecnico generale di Zurigo. I due ricercatori hanno rilevato che il livello dei radicali liberi misurato nel vapore delle sigarette elettroniche raggiunge l’1 per cento di quello osservato nel fumo di sigarette di tabacco. Rispetto alle sigarette tradizionali, i prodotti del vaping e i riscaldatori di tabacco contengono livelli più bassi di quasi tutti i composti della lista dei costituenti dannosi e potenzialmente dannosi presenti nei prodotti del tabacco e nel fumo, hanno aggiunto gli autori. Lo studio, intitolato “Comparison of free radical levels in the aerosol from conventional cigarettes, electornic cigarettes, and heat-not-burn tobacco products” e pubblicato su Chemical Research in Toxicology è approfondito nell’analisi di Sigmagazine.

Radicali liberi, la sigaretta elettronica li abbatte del 99%

FranciaLa fine senza gloria dell’industria del tabacco
Nel 2013 salutavamo l’emergere della sigaretta elettronica come metodo di lotta efficace contro il tabacco. Ora il suo successo si è concretizzato e l’e-cig si avvia inesorabilmente a sostituire la sigaretta tradizionale. È quanto sostengono in un editoriale sul quotidiano La Tribune Marc Guyot e Radu Vranceanu, rinomati professori all’Essec, la scuola superiore di Scienze economiche e commerciali con sede a Cergy, alle porte di Parigi. I dati che i due docenti riportano sono incontrovertibili. Il 2018 è stato l’anno della consacrazione per l’e-cig con una crescita delle vendite del 35 per cento a fronte di un calo delle sigarette di tabacco del 4,5 per cento. E le previsioni da qui al 2023 indicano un calo annuale del tabacco fra il 4 e il 5 per cento e una crescita dell’e-cig tra il 15 e il 20. È quella che i due professori chiamano “la fine senza gloria dell’industria del tabacco“.

UsaTrend di mercato consolidato: tabacco in calo, vaping in crescita
Un numero sempre crescente di fumatori abbandona la sigaretta tradizionale per passare al vaping. È quanto emerge dagli ultimi dati forniti da Nielsen, azienda leader mondiale nelle ricerche di mercato. Nelle prime quattro settimane del mese di marzo il volume delle vendite di sigarette è diminuito dell’8,8 per cento rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Al contrario, le vendite dei vaporizzatori in generale, e della pod mod Juul in particolare, continuano a crescere, guadagnando fette di mercato mese dopo mese. Su Sigmagazine l’approfondimento sull’andamento nel mercato statunitense.

Usa: vendite di tabacco in calo, in aumento le sigarette elettroniche

UsaHawaii, sventato il rischio di vietare la vendita di liquidi aromatizzati
È stato il punto caldo della settimana e non per motivi climatici. Le isole Hawaii sembravano essere avviate a essere il primo Stato nordamericano a vietare la vendita di liquidi e tabacco aromatizzati. Obiettivo: contrastare il consumo giovanile. Ma l’House Finance Committee, l’organo preposto alla valutazione della proposta, l’ha bocciata, bloccandone il passaggio in assemblea. Il divieto di vendita di liquidi e tabacco aromatizzati è già in vigore in alcune città statunitensi come San Francisco ma non è stato addottato da nessuno Stato. Dopo la bocciatura alle Hawaii il primo Stato potrebbe diventare il Massachusetts, dove un senatore ha avviato un’analoga procedura legislativa.

Le Hawaii non vietano gli aromi nei liquidi per sigaretta elettronica

RomaniaStudio: leggi antifumo più restrittive dove sono implementate politiche pro-vaping
In Europa c’è un asse franco-britannico nella lotta contro il fumo. Lo si evince dai risultati del rapporto indipendente intitolato “La scala delle politiche di controllo del tabacco” che misura il grado di severità delle norme antifumo nei Paesi europei. Lo riporta il sito Romania Insider. In Gran Bretagna e Francia la legislazione antitabacco è la più severa, sostiene il rapporto, e non è un caso che siano i Paesi in cui le politiche di riduzione del danno attraverso il metodo della sigaretta elettronica sono più diffuse. Altri Paesi in prima fila sono quelli scandinavi, Norvegia, Svezia e Finlandia, dove è invece diffuso il consumo di nicotina per via orale. Al contrario le leggi più lasche sono state riscontrate in Austria, Germania e Lussemburgo. Spazio, naturalmente, anche alla posizione della Romania, che occupa un dignitoso settimo posto, davanti a Paesi come Danimarca, Grecia, Svizzera e Lituania. In Romania vige il divieto assoluto di fumare in luoghi pubblici, nonostante il Paese sia il terzo produttore di tabacco nell’Unione Europea, conclude il rapporto.

Gran BretagnaStudio: l’ecig non induce i giovani al fumo
Non vi sono prove empiriche che la diffusione della sigaretta elettronica abbia ammorbidito la percezione dei minori rispetto al fumo di tabacco. Anzi, secondo uno studio prodotto da un gruppo di ricercatori delle università di Cardiff, Bristol, Edimburgo, Glasgow e Stirling su un campione di ragazzi fra i 13 e i 15 anni, la percezione positiva del fumo è calata di pari passo alla diffusione dell’e-cig. L’attegiamento dei giovanissimi verso la sigaretta tradizionale è semmai oggi più rigido di quanto non fosse prima della comparsa sul mercato dell’e-cigarette, un fatto che smentisce un presunto gateway effect. Sigmagazine ha approfondito i risultati di questa importante ricerca britannica.

Studio britannico, la sigaretta elettronica non normalizza il fumo fra i minori

UsaFumare riduce progressivamente la percezione dei colori e delle forme
Non tutti i danni provocati dal tabacco sono ancora conosciuti a livello popolare. È il caso della riduzione progressiva nella percezione delle forme e dei colori. I ricercatori dell’università statunitense di Rutgers hanno realizzato uno studio che ha coinvolto 134 volontari, 71 non fumatori e 63 fumatori. Questi ultimi hanno consumato mediamente un pacchetto di sigarette al giorno. Le simulazioni effettuate hanno confermato da parte del gruppo di fumatori una progressiva alterazione nella capacità di percepire i contrasti e i colori degli oggetti. I prodotti tossici contenuti nel fumo di sigarette possono provocare addirittura una perdita totale della visione dei colori, hanno concluso i ricercatori.

UsaScott Gottlieb, un addio senza rimpianti. Fox chiede un cambio di passo
L’ultima provocazione di Scott Gottlieb, commissario dimissionario della Food and Drug Administration, è stata quella di avanzare in un comunicato il sospetto di un legame fra convulsioni e utilizzo della sigaretta elettronica, citando dati frammentati che lui stesso mette in dubbio in un paragrafo a metà del lungo comunicato. Ormai sulla soglia di uscita dalla Fda, Gottlieb ha ribadito i punti salienti che hanno cratterizzato la sua gestione, compreso il classico dell’allarmismo: il pericolo della diffusione epidemica della sigaretta elettronica fra i minori. Ma il suo addio apre anche una speranza, rilanciata dall’editorialista della catena televisiva Fox, Elizabeth Wright: che la nuova Fda adotti un approccio pragmatico riguardo alle terapie antifumo e spinga per l’e-cig come strumento per ridurre o abbandonare il tabacco: “Negli ultimi dieci anni l’Fda ha fallito nel compito di agire prontamente per valutare e approvare i prodotti per la riduzione del danno“, ha detto Wright. Sull’ultima polemica di Gottlieb, la ricostruzione di Sigmagazine.

Sigarette elettroniche e convulsioni, Fda ammette: “Non ci sono dati certi”

Gran BretagnaComuni lamentano riduzioni di budget nella lotta al tabagismo
I comuni britannici sono in prima fila nel contrasto e nella cura delle malattie dovute al fumo ma lamentano continui tagli ai bilanci sanitari. La Local Government Association ha evidenziato in un appello come il calo continuo del numero di fumatori sia in larga parte dovuto al lavoro capillare sul territorio dei funzionari comunali. La riduzione dei budget pregiudica i servizi e ignora il ruolo che le nuove tecnologie legate al vaping possono avere nelle terapie di abbandono del tabacco.

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